Era il 1981, il mondo girava e si trasformava velocemente, un po’ come oggi. Qualcosa stava cambiando nella piccola comunità di Peccioli.
Da un Comune dove prima della guerra quasi tutti i cittadini lavoravano la terra, cominciarono a sorgere nuove attività lavorative (artigianali, di falegnameria…). Molti erano già pendolari alla Piaggio di Pontedera e molte donne iniziarono a lavorare fuori casa nel settore tessile e calzaturiero.
Proprio per questo, la giunta PCI/PSI guidata dal sindaco Loredano Bigazzi ha pensato di aprire un nido comunale che sia di supporto alle famiglie. Avrà un ruolo chiave anche un giovane assessore che si chiama Renzo Macelloni, l’attuale sindaco di Peccioli (clicca qui per saperne di più).
Il 7 novembre 1981 c’è il taglio del nastro del nido “Staccia Buratta“, ben diversa da quella di oggi. Si iscrivono appena 8 bambini. 40 anni più tardi da quel taglio del nastro, conta 65 bambini iscritti. Molti di questi sono figli di pecciolesi che, a loro volta, sono stati piccoli alunni di questo importante centro educativo, considerato non solo in Valdera ma in tutta la Toscana, all’avanguardia.
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