La risposta dell’opposizione pecciolese non si è fatta attendere dopo la pubblicazione dell’articolo pubblicato da VTrend (leggi) sulla questione ‘rifiuti lasciati per terra’.
Cittadini per Peccioli a firma di Magdi Nassar nel comunicato stampa riporta: “Se i cittadini buttano i rifiuti in strada, la responsabilità politica è di Macelloni. Veniamo da trent’anni di deresponsabilizzazione, in cui si rinuncia al ruolo che sarebbe proprio dei comuni, e quindi del Sindaco, di spiegare ai cittadini la loro responsabilità individuale nella gestione del rifiuto, deresponsabilizzandoli, raccontando loro che la raccolta differenziata è una truffa, perché costa economicamente di più che buttare tutto in una buca e coprirlo, e convincendoli che questa è la strada, sollevandoli dalle pratiche quotidiane di riciclo e riduzione”.
“Oggi – scrive Magdi Nassar – la nostra comunità è impreparata, e non è un tema che riguarda soltanto i ragazzi, che nelle scuole ed in famiglia sono privati di quelle pratiche di civiltà che vedono impegnata gran parte della comunità nazionale e mondiale, ma anche adulti a anziani, che sempre più frequentemente, trovando i cassonetti pieni ritengono normale abbandonare i loro rifiuti in strada; è eclatante che, nonostante la gratuità nel servizio di raccolta degli ingombranti, questi vengano talvolta persino abbandonati in campagna, con evidente maggior dispendio di fatica”.
“In tutti questi anni il Comune di Peccioli – continua Cittadini per Peccioli – ha messo la testa sotto la sabbia, negando i dati disastrosi sulla differenziata ed il problema culturale, ingaggiando piuttosto una battaglia contro i comuni vicini più virtuosi che sono riusciti a raggiungere tassi ammirevoli nella differenziazione del rifiuto; Macelloni attribuisce a loro da sempre la responsabilità degli scarsi risultati del suo sistema, sostenendo che queste percentuali siano causate dai conferimenti abusivi dei cittadini dei vicini comuni virtuosi. Per dimostrare questa assurda teoria (mai potrebbero i conferimenti occasionali spostare di tanto i risultati effettivi) ha promosso un’ordinanza che ha portato all’elevazione di poche decine di sanzioni nell’anno a cittadini dei vicini comuni rei di aver gettato immondizia nei nostri cassonetti; tra questi, alcuni hanno ricevuto sanzioni di cinquanta euro per aver gettato un cartone della pizza o la busta dell’insalata mentre erano di passaggio dal nostro territorio comunale. È chiaro che anche questo dato sia strumentalmente rivolto a giustificare i risultati scandalosi di una politica responsabile del degrado culturale sul tema del rifiuto che permette, in ottica utilitaristica, di mirare alla pancia dei cittadini, promuovendo l’imbarbarimento in cambio di un risparmio sulla tassa dei rifiuti”.