PISA. Un augurio speciale e inedito, una opportunità quella che Confcommercio Provincia di Pisa e l’azienda Prestart hanno scelto di offrire a tre aziende pisane per il Natale 2020.
Il Covid-19 ha ampliato esponenzialmente la necessità di nuovi servizi, strumenti e competenze digitali e per questo Confcommercio ha deciso di rispondere con un gesto concreto, donando 3 piattaforme di vendita on-line ad altrettante aziende pisane, indipendentemente dal settore di appartenenza, in virtù della partnership con l’azienda Prestart di Federico Dani.
#e-contest è aperto ufficialmente, ed è possibile candidarsi attraverso il FORM dedicato sul sito www.confcommerciopisa.it. Le aziende interessate hanno tempo fino al 21 dicembre, giorno di chiusura del concorso per partecipare. A quel punto, Confcommercio selezionerà le tre aziende vincitrici che troveranno il loro e-commerce sotto l’albero di Natale.
“L’online può rappresentare una risorsa addizionale per aiutare i negozi di prossimità, ma anche le start-up e le imprese di tutti i settori con potenzialità di business, a superare questa difficilissima fase economica.” – spiega il direttore Federico Pieragnoli: “Siamo nel pieno di una rivoluzione digitale, che sta cambiando non solo le nostre vite, ma anche il volto del commercio e dell’economia più tradizionale. Invito le aziende a candidarsi a questa interessante proposta, che può offrire loro nuove occasioni di crescita”.
“Le piattaforme di e-commerce sono assolutamente professionali, con incluso un corso di formazione per gestirle in autonomia” – garantisce Federico Dani titolare della Prestart, fondata nel 2000, cresciuta negli anni con lo sviluppo del web, che lavora per aziende importanti del nostro territorio e non solo, specializzata nella progettazione di siti web, posizionamento sui motori di ricerca ed app: “Per questo Natale così inedito, incerto e difficile, vogliamo lanciare un messaggio positivo e fare qualcosa di utile. Da qui l’idea di regalare tre e-commerce ad altrettante aziende della provincia di Pisa, offrendo loro la facoltà di svilupparsi in nuovi mercati”.