Peccioli Working Village, ispirazione e scambi tra 7 professionisti del turismo e la comunità locale
PECCIOLI. È iniziato ufficialmente il 18 settembre scorso, quando i sette “working villagers” selezionati da Comune di Peccioli e Touring Club Italiano, sono arrivati nel borgo. Con un primo assaggio di quella che sarebbe stata la loro esperienza, visto che hanno potuto partecipare all’inaugurazione, con una splendida luce al tramonto, di quattro nuove opere d’arte contemporanea.
Di giorni l’esperienza di lavoro e accoglienza ne durerà nove in tutto ma il progetto “Peccioli Working Village” si sta già rivelando pieno di spunti e progetti.
La scoperta del territorio e gli scambi proficui con la comunità e gli operatori locali sono già iniziati: dalla visita con degustazione di oli e giro tra gli ulivi da I Moricci, al primo laboratorio presso la discarica di Legoli, passando per un tour in bicicletta per Le Serre, la visita alla terrazza del Palazzo Senza Tempo e una cena in piazza nel centro storico.
A queste si è aggiunta anche una sessione di hata yoga proprio sulla terrazza sospesa alle prime luci del giorno. Ricchissimo, però, è il calendario per i prossimi giorni, dove si alterneranno workshop e incontri con la comunità professionale locale.
Tre i temi chiave portati avanti da questa esperienza: vivere la quotidianità di un territorio rurale e di un piccolo borgo; condividere competenze ed esperienze eterogenee per contribuire allo sviluppo turistico di Peccioli ed entrare a far parte di una community di professionisti.
Di base questi sette professionisti sono delle vere e proprie “cavie” per sviluppare, insieme agli operatori locali e al Touring Club Italiano, tutti gli aspetti che possano rendere Peccioli un luogo di attrazione turistica e di accoglienza. E “Peccioli Working Village” rientra in un progetto di valorizzazione del territorio portato avanti da Belvedere spa e Comune di Peccioli, partito dall’attivazione di una nuova segnaletica in tutto il Comune e che proseguirà con il progetto che riguarda l’installazione di archigrafie e una nuova sentieristica. Un rapporto con il Touring che dura da 20 anni e che non renderà l’iniziativa di questi giorni un’operazione singola ma rientra in una complessiva di valorizzazione territoriale.
Il primo approccio del “Peccioli Working Village” è, comunque, quello della coprogettazione: i villagers non calano dall’alto la loro esperienza, ma insieme agli operatori locali provano a far emergere gli elementi distintivi di questo territorio. Uno dei punti forti e apprezzato è sicuramente quello ambientale, ad esempio quello del percorso delle Serre sta emergendo con molta forza. E il Palazzo Senza Tempo è sicuramente un nuovo elemento in grado di rafforzare la capacità di attrazione di un borgo che, grazie anche al connubio tra arte contemporanea e storia antica, offre esperienze uniche in questo territorio.
A Venezia, poi, il 23 settembre verrà presentato il libro “Peccioli” curato proprio dal Touring Club Italiano. Un racconto sui 20 anni di esperienza pecciolese, basati principalmente sul concetto di resilienza. Un aspetto che gli stessi villagers pensano possa essere sempre più caratterizzante, nell’idea di un borgo vivo e non semplice luogo-museo. Un paese che mantiene vive le tradizioni ma riuscendo sempre a innovarsi.
Ecco, però, chi sono i villagers protagonisti in questi giorni a Peccioli.
– Elisa Pizza, fotografa specializzata nella comunicazione digitale;
– Marinella Censi, esperta di cicloturismo;
– Sara Lucchi, digital content creator per l’enoturismo e responsabile ufficio informazioni turistiche;
– Elisabetta Nardelli, esperta di marketing territoriale;
– Simone Tinelli, educatore ambientale e operatore di fattoria didattica;
– Annalisa Misceo, giornalista del settore viaggi;
– Roberto Vitali, esperto di turismo accessibile.
A coordinare i vari workshop e le iniziative sul territorio e a presentare il volume alla Biennale di Venezia, per il Touring Club Italiano, ci sono Laura Agretti, Isabella Andrighetti, Cristiana Baietta e anche il direttore generale Giulio Lattanzi. La parte di accoglienza e di visita al territorio è curata dal Sistema Peccioli, con il contributo fondamentale di Belvedere spa e Fondazione Peccioliper.