Maurizio Novi, Presidente Misericordie Pisane non ci sta. E replica alle parole del Presidente della Regione Giani, il quale asseriva, in un’intervista, come le Misericordie fossero diventare ormai delle aziende vere e proprie, a discapito dei valori della gratuità e della carità da cui sono nate centinaia di anni fa.
“Come associazioni di volontariato, abbiamo chiesto più volte un incontro con la Regione Toscana, soprattutto dopo un periodo in cui ci siamo spesi, in maniera anche abbastanza importante durante la pandemia, mettendo a disposizione i nostri volontari anche quando le strade erano deserte, in uno scenario un po’ tetro. I nostri volontari erano un po’ titubanti, la malattia era sconosciuta, non conoscevamo bene l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, ma nessuno di noi si è tirato indietro. Anzi.” commenta Maurizio Novi
“Abbiamo tirato fuori la nostra anima caritatevole e ci siamo messi in gioco per non lasciare nessuno senza assistenza sanitaria. Le Misericordie non sono solo questo, non sono solo trasporto. Abbiamo consegnato pacchi alimentari a domicilio, abbiamo raccolto fondi per acquetare pacchi alimentari per le famiglie più indigenti, abbiamo consegnato farmaci a domicilio per le persone in quarantena. Le Misericordie si mettono sempre in gioco, per soccombere anche a delle carenze che sono nel sistema amministrativo. Ci siamo sempre spesi”
“Il problema nasce dal momento in cui il nostro presidente regionale Corsinovi, insieme ad Anpas e Croce Rossa, ad Aprile ha mandato una pec al Presidente della Regione Toscana Giani per chiedere un incontro. Pec alla quale non è mai stata data risposta. Quando la Regione Toscana ha chiamato, noi siamo sempre stati in prima linea, a disposizione anche per eventi organizzati dalla Regione, volti alla somministrazione dei vaccini, all’effettuazione dei tamponi, e via dicendo. Ci siamo sentiti molto messi da una parte adesso”
“Vantiamo un credito nei confronti della Regione ci circa 4 milioni di euro che la stessa ci deve per tutte le attività svolte negli anni. Le tariffe regionali del rimborso dei trasporti sono ferme a 15/18 anni fa, c’è stato solo un ritocco sulle attività di emergenza, e non su quelle ordinarie. E’ chiaro a tutti che a distanza di così tanti anni, sono maturate molto anche le spese per i trasporti. Non reggiamo più i costi”
“Ma cosa ci lascia basiti adesso? Ieri Giani, e speriamo che la cosa sia stata male interpretata dal giornalista che poi ha trascritto le sue parole, ci ha definiti aziende. Io volevo invitare il Presidente Giani a capire cos’è una Misericordia. E’ vero che siamo un’azienda, ma purtroppo solo dalla parte dei costi. Dobbiamo fornire ai volontari tutti i dispositivi necessari per l’attività, dobbiamo organizzare i corsi, dobbiamo mantenere le nostre sedi. Le Misericordie sono aziende per i costi e non per gli introiti”
“Invito nuovamente Giani a dialogare, anche con la base del volontariato. Lo invito a Pisa, nella sua provincia. Venga a incontrarci e faremo chiarezza su ciò che è davvero il volontariato. La sua affermazione di ieri, dalla quale hanno preso le distanze anche i propri compagni di partito, è veramente fuori luogo. Mi auguro che siano state male interpretate le sue parole”
Il 15 Settembre, ci sarà finalmente, come dichiarato da Maurizio Novi, l’incontro tra la Regione Toscana e le associazioni Misericordia, Anpas e Croce Rossa. Augurandoci che possa esserci il dovuto confronto tra le parti.
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O.R.