Vandalizzato il furgone del Gruppo Scout Bientina 1, usato per le attività sociali.
“È successo. Con incredulità e tanta rabbia ieri abbiamo trovato il finestrino del furgone del gruppo rotto.
Un atto vandalico, gratuito perché è un mezzo modesto, non certo da rubare. Ma un mezzo prezioso perché ci consente di trasportare il materiale per le nostre attività, per i campi e per tutto ciò che è propedeutico alla nostra proposta educativa. E un mezzo che condividiamo volentieri con l’Associazione Lunperlatro, che si prende cura delle famiglie in difficoltà del nostro paese attraverso pacchi alimentari e non solo”.
“Denunceremo il fatto alle autorità competenti per il danno materiale.
E abbiamo deciso di condividere con la comunità di Bientina ciò che è successo perché il danno è soprattutto morale e chi ne è vittima non è il nostro furgone, ma il nostro gruppo e in particolare i ragazzi.
Chiediamo la vostra solidarietà, non tanto con il pensiero, ma in quanto cittadini attivi, attenti al proprio territorio, che si prendono cura di ciò che contribuisce alla crescita dei nostri ragazzi”.
Così commenta deluso e amareggiato il Gruppo Scout Bientina 1 dopo aver scoperto l’accaduto.
Non tarda la risposta del Sindaco di Bientina Dario Carmassi, che commenta l’accaduto con queste parole: “L’Amministrazione comunale di Bientina esprime solidarietà al Gruppo Scout Bientina 1 e condanna fermamente l’atto vandalico ai danni del furgone”.
Q”uel mezzo, vecchio e malandato, non è soltanto a disposizione di una associazione, gli Scout, che ha come missione trasmettere valori fondamentali alle giovani generazioni; quello stesso mezzo è utilizzato anche dall’associazione Lunperlaltro, motore della solidarietà attiva di Bientina. È stato colpito chi educa e chi aiuta, questo il punto. E non vogliamo, né possiamo tacere”.
“Qualsiasi sia stata l’intenzione criminale di chi ha compiuto il gesto, colpisce al cuore una delle parti migliori della nostra comunità. Verrà sporta denuncia, ma chiunque sappia qualcosa di rilevante in merito, lo dica. Non servono polemiche, serve fare rete e comunità anche davanti a gesti oltraggiosi, esattamente quello che sappiamo fare meglio in tante occasioni di festa”.