BIENTINA. Nella giornata di ieri il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha fatto visita alla nuova struttura di Cure Intermedie Covid.
A Bientina sono già stati aperti i primi 20 posti letto di cure intermedie per pazienti Covid e prossimamente ne saranno attivati altri 20.
Giani ha visitato la nuova struttura, accompagnato dal direttore generale dell’Asl Toscana nord ovest Maria Letizia Casani e dal Sindaco di Bientina, Dario Carmassi.
“Questa visita è per me importante per conoscere meglio il territorio in questo difficile momento – ha sottolineato Eugenio Giani – Anche oggi abbiamo registrato quasi 2 mila nuovi positivi a livello regionale. Sono cifre importanti, ma il sistema al momento tiene anche grazie al lavoro di tutto il personale sanitario che quotidianamente opera nelle nostre strutture al domicilio dei cittadini. Il nostro impegno è concentrato su una prospettiva di medio periodo, per far fronte alla crescente richiesta di assistenza è infatti fondamentale aprire nuovi posti letto, sia negli ospedali, sia sul territorio”.
“Le cure intermedie – ha sottolineato Casani, direttore generale della ASL Toscana nord ovest – rappresentano un importante punto di riferimento per il nostro territorio. Si tratta di posti letto nuovi che costituiscono un investimento per il futuro perché resteranno a disposizione della comunità anche dopo l’emergenza Covid”. “Questa nuova struttura ci permetterà di decongestionare gli ospedali e offrire, allo stesso tempo, un’assistenza adeguata a tutti coloro che non necessitano di ulteriore ricovero ma non sono ancora in condizioni di tornare al domicilio”.
Proprio la delibera della Regione Toscana, del 29 giugno scorso, prevedeva l’espansione dei posti letto di cure intermedie, e visto il periodo emergenziale, con l’ordinanza 49 ha stabilito che fino all’uscita dell’emergenza COVID-19 le strutture dedicate alle cure intermedie siano riservate prevalentemente a pazienti COVID.
“Sono orgoglioso di poter ospitare sul mio territorio un presidio così importante” – ha affermato Carmassi. “La conclusione di lavori, per i quali ringrazio gli operatori degli uffici tecnici, giunge nel momento più opportuno quando l’aumento dei casi positivi comincia a mettere a dura prova il sistema ospedaliero”.
Alla visita hanno partecipato, tra gli altri, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, Silvia Briani, il direttore della Società della Salute – Zona Pisana, Patrizia Salvadori, il coordinatore dell’Acot (Agenzia di Continuità Ospedale Territorio), Renzo Maestrini.
L’edificio era stato originariamente pensato come RSA, ma dopo l’avvento della pandemia la Regione Toscana ha chiesto di sviluppare il setting territoriale di cure intermedie fino a 0,4 per 1000 abitanti di livello 1 e 2.L’Asl Toscana nord ovest ha, quindi, deciso di convertire la destinazione d’uso dell’edificio.
Ogni camera è dotata di impianto di ossigeno e di servi igienici. L’assistenza medica è garantita da un’équipe costituita da 3 medici neo assunti dalla graduatoria Usca e da specialisti di medicina interna dell’ospedale di Pontedera che svolgono un ruolo di supervisione, la copertura infermieristica è di 24 ore, 7 giorni su 7, con dotazione adeguata a pazienti Covid.
Qui il video: