PISA. Anche Federico Pieragnoli, direttore Confcommercio Provincia di Pisa, interviene sull’ipotesi “secondo lockdown”.
Sull’ipotesi “secondo lockdown” interviene anche Pieragnoli, per nome e per conto di Confcommercio Pisa, a sostegno delle attività commerciali di Pisa e provincia.
“Fermo restando la necessità di garantire la salute pubblica, ad oggi Non esiste nessuna correlazione dimostrata tra frequenza di ristoranti e locali e aumento del contagio. Le ultime restrizioni imposte a bar e ristoranti, rischiano di dare il colpo di grazia a migliaia di attività del settore, a imprenditori in massima parte seri e responsabili, che dalla riapertura ad oggi hanno investito soldi in sicurezza e applicato con scrupolo le prescrizioni previste dai protocolli.
Non dimentichiamo che parliamo di attività economiche che stanno già scontando i gravissimi danni derivati sia dalla chiusura obbligata durante il lockdown e dalla lenta ripresa, che nel mondo del pubblico esercizio è condizionata sia dalla mancanza del turismo internazionale sia dall’ampio uso dello smart working, con le attività di ristorazione in generale che sono a regime al 50-60% rispetto alla fase pre-Covid. Apprezziamo l’atteggiamento dei sindaci del territorio, che ben consapevoli delle difficoltà delle imprese, non hanno assunto ulteriori provvedimenti restrittivi, e in alcuni casi sono intervenuti per mitigare gli effetti delle restrizioni. Pensiamo a Pontedera, che ha esteso ulteriormente le possibilità di ampliamento del suolo pubblico, oppure a Pisa, che é intervenuta con forza sui minimarket, senza aggravare le restrizioni per le attività di somministrazione. Certo é che un altro lockdown sarebbe la fine per tutti”.
O.R.