Il Pd Pisa interviene sulla questione della disarcica di Chianni. Clamorosa svolta, i dem: “Vogliamo lavorare a soluzioni possibili”
“Come Partito Democratico della Provincia di Pisa vogliamo ribadire la nostra posizione, che rimane quella che ha ispirato posizioni e dichiarazioni dei nostri consiglieri regionali nella passata legislatura, volta a sospendere il percorso autorizzativo avviato e realizzare percorsi di messa in sicurezza che evitino o riducano al minimo l’apporto di nuovi rifiuti, dando corpo agli intenti previsti nel protocollo firmato nel 2014 tra comuni, provincia di Pisa e regione- fanno sapere i dem-. Oggi l’avanzamento del percorso burocratico di autorizzazione, dei diritti acquisiti dal privato coinvolto e dei limiti imposti dalle norme all’intervento dei soggetti pubblici, a partire dalla Regione, ci lascia comunque uno spazio pur complesso di intervento”.
“È lo spazio della politica quello che rivendichiamo, per rimanere coerenti ai nostri principi e lavorare a soluzioni possibili. Rimane centrale, in aggiunta e in coerenza a questo, l’impegno già assunto dalla giunta regionale di avviare e concludere rapidamente una pianificazione ambientale che sia coerente con la promozione di un sistema di economia circolare, di gestione integrata dei rifiuti, di equilibrio dei territori nel conferimento dei rifiuti secondo il principio di prossimità ”.
Il Pd Pisa avanza le richieste: “Per la questione Grillaia chiediamo alla Regione di prevedere la messa in sicurezza, se non la chiusura immediata della discarica, un percorso temporalmente definito in cui tale chiusura deve essere realizzata, almeno una riduzione dei quantitativi di rifiuti autorizzati e possibilmente il superamento dell’amianto tra i materiali conferibili anche prevedendo, se necessario e compatibile con normativa vigente, l’utilizzo di risorse pubbliche finalizzate alla riduzione tendenziale dei conferimenti dei rifiuti. Si tratterebbe di una presa in carico responsabile e coerente a tutte le politiche (ambientali, economiche, sociali) contenute nel programma di mandato”.
“Chiediamo altresì ai soggetti privati di fare la loro parte, consapevoli dei legittimi interessi acquisiti ma dentro un quadro di regole che spetta al pubblico definire. Anche soggetti pubblici del territorio possono diventare parte attiva in questo percorso. Un percorso che veda protagonisti attivi, accanto alla regione, gli enti locali dei territori da sempre coinvolti.
Siamo convinti che con il contributo di tutti possiamo provare a dare risposte credibili e realizzabili e tutelare la salute e la vocazione turistica e produttiva del comparto vitivinicolo di queste bellissime colline”, concludono dal Pd.