PONTEDERA. Dopo il caso Santa Chiara di Volterra, si allarga ad altre RSA il problema della carenza di Infermieri.
La segnalazione giunge dal Nursind Pisa. L’RSA Leoncini di Pontedera risulta essere sprovvista di personale infermieristico e quindi costretta a garantire l’assistenza notturna ai pazienti con il solo personale OSS, peraltro nelle condizioni di rapporto operatore/ospite di 1 a 13. Sui due piani della struttura, che attualmente ospita 27 pazienti, di notte sono presenti in servizio solo 2 OSS, 1 per piano.
L’assenza di infermieri in turni notturni crea situazioni in cui gli OSS si trovano in difficoltà , in quanto non autorizzati a somministrare farmaci agli ospiti, con competenze limitate rispetto alla necessità di affrontare eventuali emergenze sanitarie.
Non solo, ma con un solo OSS a piano, come si pensa di effettuare eventuali interventi di emergenza? Questa la domanda che si pongono. Chi assiste gli ospiti di un piano se l’OSS deve andare in aiuto al collega di un altro piano? E poi, due soli operatori sono in grado di garantire la sicurezza del piano antincendio?
Insomma, non è giusto che agli OSS vengano addossate una serie di responsabilità difficilmente gestibili e con importanti ripercussioni sulla salute degli ospiti – sottolineano i lavoratori.
L’ASL era già intervenuta nel periodo più critico dell’emergenza covid inviando i propri infermieri per gestire una situazione divenuta critica per i contagi degli operatori della struttura. A fronte di tutto ciò, il Nursind si chiede se la cooperativa Paim sia davvero in grado di gestire ancora questa importante struttura sanitaria e dunque chiede all’Asl Toscana Nord Ovest di intervenire nuovamente, autorizzando gli infermieri disposti a dare la propria disponibilità a poter lavorare nella struttura in difficoltà . I modi, secondo il Nursind pisano, sono due:
- o si allenta il vincolo di esclusività del rapporto di lavoro degli infermieri del SSN,  autorizzando chi vuole a contrattare con le strutture private un certo numero di ore per coprire i turni scoperti.
- o si chiedono alla cooperativa che gestisce la struttura i fondi necessari ad incentivare gli infermieri dell’azienda pubblica in modo che, su base volontaria, si rendano disponibili a coprire i turni nella Rsa.
Nursind si augura che una soluzione venga trovata quanto prima, in quanto la situazione di pericolo non può protrarsi ancora a lungo, e che sia la stessa Asl, in qualità  di organo controllore del rispetto dei parametri previsti dalle leggi regionali sulle dotazioni di personale OSS e infermieristico nelle RSA (nonché il Comune di Pontedera), ad aver l’obbligo giuridico di intervenire.