Il responsabile dell’area pisana di Confesercenti Simone Romoli espone il malessere dei titolari delle strutture al coperto che non possono ancora accogliere il pubblico.

“Riaprire le piscine al chiuso il 1° luglio quando saremo già in estate e quindi la gente si
sposterà per forza a quelle all’aperto, è una assurdità. Che colpisce non solo gli utenti ma
anche quelle attività che avevano investito su strutture al coperto rimaste praticamente
inutilizzate in questi mesi”. E’ il responsabile area pisana di Confesercenti Toscana Nord,
Simone Romoli, ad interpretare il malessere di quei titolari di piscine al coperto che hanno
visto spengere sul nascere la speranza di poter riaprire con le stesse modalità delle
palestre.
“E’ davvero incomprensibile come sia stato permesso alle palestre di riaprire, secondo noi giustamente, già dalla prossima settimana rinviando al luglio il via libera alle piscine al coperto – insiste Romoli -. Ribadiamo quello che abbiamo sostenuto in questi mesi e cioè sull’assurda discriminazione in fatto di riaperture. Così come le palestre come avrebbero potuto riaprire già da un mese con i rigidi protocolli che i gestori avevamo sempre applicato, lo stesso le piscine al coperto con sicurezza, con tranquillità, con un numero adeguato, con distanze, con il cloro nell’acqua. Ci auguriamo – conclude il responsabile area pisana di Confesercenti Toscana Nord – che il governo e soprattutto il Comitato tecnico scientifico comprendano l’inopportunità di mantenere ancora i lucchetti alle piscine al coperto”.