TOSCANA. Le imprese riaprono ma mancano i lavoratori, è questa la situazione senza precedenti denunciata da Apit Italia (Associazione Partite Iva del Territorio Italia).
A trovarsi in maggiore difficoltà sono i settori dell’alberghiero e dell’agricoltura. A spiegarlo è il presidente di Apit Italia, Massimo Gervasi: “Molti dipendenti in Cassa integrazione non rispondono all’appello; in molti casi anche i lavoratori stranieri rimasti nel loro paese di origine.”
“I dipendenti – denuncia Massimo Rutinelli, ristoratore toscano – non vogliono rientrare perché la differenza tra salario e sussidio è minima se si contano anche le spese per recarsi a lavoro. Nel frattempo continuiamo a pagare gli F24, lo chiamano pagamento volontario…. dopo 14 mesi di chiusure?!”.
Il Presidente di Apit Italia punta il dito contro il Governo: “Troppo assistenzialismo, che da una parte funge da deterrente occupazionale, dall’altra umilia e danneggia le imprese, con miseri ristori. Il caro Governo con manovre bizzarre ha obbligato alla chiusura centinaia di migliaia di aziende, incentivando la disoccupazione, introdotto un sistema di assistenzialismo controproducente, mettendo nelle condizioni: i lavoratori di offrirsi solo per lavoro in nero e le imprese a non avere speranza di sopravvivenza.”
Massimo Gervasi chiama in causa tutto il Ministero del Lavoro, tra cui il Ministro Andrea Orlando ed i sottosegretari Tiziana Nisini e Rossella Accoto: “Bisogna intervenire con azioni concrete ed immediate, con questi presupposti neanche la reintroduzione dei Voucher saranno sufficienti. Le imprese vanno sovvenzionate e alleggerite dalla zavorra burocratica e contributiva”.