PONTEDERA. Le sardine pontederesi tornano a parlare e, attraverso un post sulla loro pagina FB, tuonano contro la Ceccardi.
Si può leggere:
“Recuperare il voto moderato: questo l’obiettivo di Susanna Ceccardi e lo fa disperatamente, arrampicandosi sugli specchi, ritrattando, o meglio, dimenticandosi anni e anni di dichiarazioni xenofobe, fasciste e inaccettabili per chiunque sieda in Parlamento Europeo, per chiunque si candidi alla presidenza di una regione, per chiunque si dica rispettoso della democrazia e della nostra Costituzione. Tuttavia, Susanna Ceccardi ignora che noi non abbiamo dimenticato di quando affermava che un medico calabrese dovesse percepire uno stipendio inferiore a quello di un suo collega emiliano-romagnolo perché meno bravo (i parametri restano ancora sconosciuti), non ci siamo mica dimenticati di quando sputava sull’antifascismo, non ci siamo mica dimenticati di quando si è inventata un attentato contro i militari italiani in Somalia.”
Continuano poi citando i fatti di due mesi fa: “Non abbiamo dimenticato di quando lei e Matteo Salvini hanno pensato bene di mettere alla gogna pubblica una sardina pontederese, dandola in pasto ai loro aguzzini sulle proprie pagine Facebook piene di odio e rancore. Con un click hanno stravolto la vita ad una ragazza di vent’anni, un attimo dopo ricoperta di minacce di morte e insulti razzisti perché di origine marocchina e musulmana.” – riferendosi a Meryem Ghannam fondatrice del loro Movimento.
“Susanna Ceccardi che parla di immigrazione quando il 21 Agosto, in diretta tv, ci ha dimostrato ancora una volta che lei non conosce neanche la differenza fra la legge Bossi-Fini e il riconoscimento del diritto di cittadinanza per chi nasce e cresce nel territorio italiano. Susanna Ceccardi che alla domanda su quale sia il suo programma elettorale risponde: “A breve sarà disponibile sul mio sito.”, dimostrandoci ancora una volta che né lei né il suo segretario di partito hanno idea di come governare la Toscana. Susanna Ceccardi e Matteo Salvini che vanno in giro ad abbracciare e baciare gente, usando la mascherina in pizzo traforata o come scaldacollo, fregandosene totalmente del distanziamento sociale ancora necessario, dei morti che ci sono stati e che ci sono ancora, fregandosene totalmente di chi soffre e non può neppure dare un ultimo saluto ai suoi cari.”
Parole al vetriolo che le sardine concludono con lo stesso sarcasmo: “Eppure noi, da sognatori quali siamo, ci avevamo un po’ sperato che senza la solita sbronza al Papeete, certe idee pericolose ed egoiste sarebbero rimaste dentro ai loro mojito fatti in casa. Mentre cerca di recuperare disperatamente il voto moderato vogliamo ricordare a Susanna Ceccardi che noi toscani non ci cascheremo. Perché non abbiamo dimenticato tutto il male estremista che ha sputato.”