PISA. Nel pomeriggio di ieri le pattuglie della Questura, in collaborazione con pattuglie della Polizia Locale di Pisa hanno tratto in arresto due tunisini 23enni, già noti per precedenti in materia di stupefacenti e reati contro il patrimonio e la persona, per il reato di rapina aggravata in concorso.
Fondamentale la collaborazione della vittima, un 30enne di Pisa. Il dispositivo interforze, coordinato da un Commissario della Questura, aveva da poco iniziato a pattugliare l’area della Stazione quando l’attenzione dei poliziotti in via Gramsci è stata attirata dal 30enne, che molto spaventato ha riferito di essere stato pochi istanti prima affrontato da due giovani nordafricani nella vicina Galleria di via Gramsci. Uno lo ha preso a pugni mentre l’altro gli ha sfilato il telefonino dalla tasca della felpa. Dopo aver raccolto una veloce e sommaria descrizione, i poliziotti hanno immediatamente saturato l’intera zona, tagliando ogni via di fuga ai rapinatori. I due tunisini in breve sono stati rintracciati dalla pattuglia della Polizia locale in viale Bonaini che, unitamente ad una pattuglia della Polizia di Stato, li ha condotti in Questura dove, al termine degli accertamenti, sono stati tratti in arresto nella flagranza del reato di rapina aggravata in concorso. I due giovani 23enni poi, su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica, sono stati condotti alla Casa circondariale “Don Bosco”. Appena appresa la notizia hanno cercato di opporre resistenza asserendo di sentirsi male e, una volta condotti al Pronto soccorso, il medico di turno li ha visitati, constatando che il loro era solo un tentativo di sottrarsi alla galera. Accompagnati in carcere, è stata ora avviata la procedura per l’espulsione dal territorio nazionale.