PONTEDERA. La grande mole dei test d’ingresso alle facoltà a numero chiuso dell’Università di Pisa si svolgeranno a Pontedera, in due tensostrutture in corso di montaggio nella grande piazza del mercato.
Si calcola saranno oltre 4mila gli studenti che proveranno ad entrare a Medicina e le altre facoltà, con le prove che richiederanno comunque diverse sessioni; le strutture temporanee rimarrano in loco fino al 26 settembre. Il tutto si è reso necessario per rispettare le previsioni anti-contagio previste dalla Regione Toscana.
Il sindaco di Pontedera Matteo Franconi, nei primi giorni di agosto, spiegava: “Deve essere garantito un distanziamento sociale di 1,8 metri in tutti e quattro i lati tra candidato e candidato”. Un aspetto che “ha portato il Rettorato, dopo una complessa ricognizione su terreni o piazze sufficientemente capienti (non essendovi strutture in muratura libere di tali dimensioni), a rappresentarci come l’unica strada percorribile per consentire lo svolgimento in sicurezza dei test di ammissione per gli studenti fosse Pontedera”.
Ecco dove si svolgerà il test
La scelta non è stata accolta positivamente dal Comune di Pisa, e soprtatutto è stato il sindaco Michele Conti attraverso i mezzi stampa a criticare fortemente la decisione dell’Università di Pisa. Alle critiche del sindaco ha risposto il rettore Paolo Mancarella: “gli uffici tecnici dell’Ateneo hanno vagliato prima di tutto la disponibilità di spazi nella città di Pisa” fra cui si legge anche il parcheggio del Pisa Mover, tuttavia “la soluzione dell’area di Pontedera è risultata di gran lunga la migliore sotto tutti i punti di vista”.
Questo perché: “Alla luce delle norme ministeriali e regionali, l’adeguatezza o meno di uno spazio non si basa solo sulla ‘dimensione’ dello stesso, ma anche sulla disponibilità di ampie aree per il parcheggio e di mezzi pubblici adeguati al raggiungimento della sede concorsuale. Non ultimo la necessità di garantire la massima sicurezza anche nelle fasi che precedono e seguono lo svolgimento dei test, per l’afflusso e il deflusso dei candidati”.