CAPANNOLI – Come già abbiamo riportato in altro articolo (leggi) ieri la Asl Toscana Nord Ovest ha segnalato che due famiglie della comunità capannolese erano state messe in quarantena.
La comunicazione ufficiale comunicata dalla prima cittadina Arianna Cecchini è poi stata diffusa dalla stampa. La prima cittadina successivamente diffonde un’amara riflessione sull’esperienza vissuta:
“Svegliarsi all’alba di Ferragosto – scrive Cecchini – con la telefonata della Asl che annuncia di nuovo soggetti in quarantena nel nostro Comune.
Dopo mesi di relativa tranquillità, tutti intenti a pianificare la ripartenza delle scuole di settembre, di nuovo si mettono in moto in fretta e furia gli uffici comunali per verificare di chi si tratta, se hanno bisogno di assistenza, per rintracciare i familiari. E la preoccupazione di rivivere giornate come quelle dei mesi passati torna”.
Dopo mesi di relativa tranquillità, tutti intenti a pianificare la ripartenza delle scuole di settembre, di nuovo si mettono in moto in fretta e furia gli uffici comunali per verificare di chi si tratta, se hanno bisogno di assistenza, per rintracciare i familiari. E la preoccupazione di rivivere giornate come quelle dei mesi passati torna”.
“A coloro che se ne fregano di indossare la mascherina, – continua Arianna Cecchini – che organizzano iniziative di gruppo fregandosene di tutto e di tutti chiedo di fermarsi a pensare qualche minuto: non di pensare a quei dipendenti che il giorno di Ferragosto, chiamati dalla Sindaca, si sono precipitati al lavoro, non a quella Sindaca che giustamente andava svegliata per essere avvertita, non ai dipendenti della Asl che da prima dell’alba erano operativi per la ricerca epidemiologica, neanche chiedo di pensare a quelle persone che sono obbligate in quarantena in casa propria, magari anziane, sole e senza aria condizionata”.
“A coloro che se ne fregano perché il covid non c’è più chiedo di pensare per un attimo a quegli eroi che tanto hanno stimato mesi fa e che oggi sono ancora in ospedale pronti ad aiutare chi soffre, a coloro che hanno sofferto e sono deceduti nei mesi scorsi a causa di questo maledetto virus.
Provate per un attimo a pensare a questo e vi renderete conto dell’egoismo e della superficialità che accompagna la ganzata di non mettersi la mascherina o di dover per forza fare l’aperitivo tutti appiccicati nel locale alla moda”.
“E per un attimo provate a sperare, insieme a tutti coloro che oggi sono operativi anziché a festeggiare, – conclude Cecchini – che le persone in quarantena risultino tutte negative ai tamponi e che una nuova ondata di casi positivi sul nostro territorio venga scongiurata.
Provate per un attimo a pensare a questo e vi renderete conto dell’egoismo e della superficialità che accompagna la ganzata di non mettersi la mascherina o di dover per forza fare l’aperitivo tutti appiccicati nel locale alla moda”.
“E per un attimo provate a sperare, insieme a tutti coloro che oggi sono operativi anziché a festeggiare, – conclude Cecchini – che le persone in quarantena risultino tutte negative ai tamponi e che una nuova ondata di casi positivi sul nostro territorio venga scongiurata.