COVID-19. Come sappiamo, mezza Europa sta ormai procedendo a rilento per quanto riguarda le vaccinazioni anti-Covid. Ben tredici sono i paesi ad aver sospeso, in maniera “precauzionale e temporanea”, la somministrazione del vaccino AstraZeneca dopo che negli ultimi giorni si sono alzati polveroni su possibili gravi effetti collaterali.
Attese per domani, giovedì 18 marzo, nuove indicazioni dall’Ema, l’agenzia del farmaco europea, che ha già ribadito come in realtà i benefici del vaccino AstraZeneca siano maggiori di quelli che sono i suoi rischi. I casi sotto indagine riguardano infatti trombosi e morti sospette, ma non è stato accertato ancora nessun legame di causa ed effetto con la vaccinazione AstraZeneca. Le autopsie, dunque, al momento sembrano escludere correlazioni con il vaccino, sebbene ci sarà bisogno di ulteriori accertamenti. L’interrogativo principale però resta: perchè con gli altri vaccini anti-Covid non è parlato così tanto di morti e reazioni sospette? Ecco perciò, come riporta il quotidiano Il Foglio, che sono stati raccolti i numeri di Era e Ecdc sui tre farmaci principali utilizzati nell’Unione Europea: Pfizer-Biontech, AstraZeneca e Moderna. Per quanto riguarda i tre farmaci principali, di quello di Pfizer sono già state somministrate più di 42milioni di dosi, di AstraZeneca quasi 15 milioni e di Moderna 3 milioni e mezzo.
Come riporta il suddetto quotidiano, secondo i dati raccolti dall’Ema ed aggiornati al 13 marzo scorso, Pfizer è il vaccino che in assoluto ha anche il maggior numero di reazioni avverse. Ne sono state segnalate 102.100 in totale, contro le 54.571 di AstraZeneca e le 5.939 di Moderna. Il rapporto tra dosi somministrate e reazioni avverse è più alto nel caso di AstraZeneca, anche se solo di qualche decimale: è lo 0,24 per cento per Pfizer, lo 0,37 per AstraZeneca e lo 0,16 nel caso di Moderna. Il rischio dunque sembra essere pressoché lo stesso, e per di più bassissimo, in tutti e tre i casi. Inoltre, occorre premettere come i sospetti effetti collaterali potrebbero non essere correlati o causati necessariamente dal medicinale, ma da altri fattori. Ad esempio, ho una malattia e sto assumendo un medicinale, questo, a contatto con il vaccino, a causa dell’interazione di più farmaci può causare un effetto collaterale. Se si considerano però solo le reazioni avverse che riguardano i “disturbi vascolari”, la categoria nella quale l’Ema inserisce la trombosi, la malattia che ha portato sotto i riflettori il vaccino AstraZeneca, i dati sono i seguenti:
- Pfizer: 4.820 casi e 74 decessi (57 casi di trombosi, zero decessi), con un rapporto sui casi totali dello 0,0114 per cento;
- AstraZeneca: 1.656 casi e 11 decessi (10 casi di trombosi, zero decessi), con un rapporto sui casi totali dello 0,010 per cento;
- Moderna: 368 casi e 32 decessi (7 casi di trombosi, un decesso), con un rapporto sui casi totali dello 0,0111 per cento.
Secondo i dati Ema nel caso di AstraZeneca lo 0,014 per cento (2.080 casi in numero assoluto) sul totale delle dosi somministrate sono ricollegabili a “disturbi cardiaci”, con 63 morti sospette. Con Pfizer ci sono state 4.636 sospette reazioni avverse (0,011 per cento) e 276 decessi sospetti e sono stati 501 i casi registrati (lo 0,014 per cento) in seguito all’uso del vaccino Moderna, di cui 96 fatali (un numero superiore a quello di Astrazeneca).
FONTE: Il Foglio