Il suo Pierino, lo scolaretto impertinente e sboccato, divenne un fenomeno di costume, icona di un’intera generazione.
È morto all’età di 75 anni Alvaro Vitali, attore e comico simbolo della commedia italiana anni ’70 e ’80, celebre per aver dato il volto al personaggio di Pierino, protagonista di una lunga serie di film diventati cult. Ricoverato per una broncopolmonite recidiva, era stato da poco dimesso ed era tornato nella sua casa romana, dove è sopraggiunto il decesso.
Nato nel cuore della capitale, Vitali era stato scoperto dal grande regista Federico Fellini, che lo volle con sé per la prima volta nel 1969 nel film Fellini Satyricon. La collaborazione con il maestro continuò con ruoli in pellicole importanti come Roma e Amarcord, dove il suo volto espressivo e la sua fisicità unica lo resero subito riconoscibile.
Ma è con la commedia sexy all’italiana che Vitali trova la consacrazione popolare, diventando uno degli attori più prolifici e amati dal grande pubblico. Tra gli anni Settanta e Ottanta interpreta oltre 150 film, dando vita a personaggi comici e irriverenti.
Dopo il declino del genere, Vitali non è mai scomparso del tutto dalla scena: negli anni Duemila torna alla ribalta televisiva con imitazioni comiche, tra cui quella esilarante di Jean Todt nel programma satirico Striscia la notizia. Nel 2006 partecipò anche al reality show La Fattoria, esperienza interrotta prematuramente a causa di problemi di salute.
Con la sua scomparsa, il cinema italiano perde un volto popolare e amato, simbolo di un’epoca fatta di risate e spensieratezza. Alvaro Vitali lascia un segno indelebile nel cuore degli italiani, con il suo Pierino sempre pronto a fare marachelle, e con la sua capacità unica di far ridere senza prendersi mai troppo sul serio. I funerali si svolgeranno nei prossimi giorni a Roma, in forma privata.