BIENTINA. Conclusa l’iniziativa “Territori Sicuri”, lo screening di massa nel Comune di Bientina promosso da Regione Toscana e Servizio Sanitario Regionale con la partecipazione di Ars Toscana, Anci Toscana, Fedesanità Toscana, Upi Toscana, Misericordie, Anpas e Croce Rossa.
Per tre giorni si sono inoltre attivati i volontari delle associazioni La Racchetta e Associazione Nazionale Carabinieri e alcuni esercizi locali hanno conotribuito con vettovagliamento offerto ai volontari. A tutti loro, va il sentito ringraziamento dell’Amministrazione Comunale.
Questi i dati definitivi emersi dai controlli:
– Tamponi prenotati: 2520
– Tamponi effettuati: 2414 (28.4% della popolazione)
– Risultati negativi: 2043
– Positivi: 5 (0.24% dei tamponi effettuati; 0.07% della popolazione)
– In attesa di risultato: 366 (non si tratta di casi dubbi, ma semplicemente di tamponi non ancora analizzati dai laboratori – il loro risultato è atteso per domani)
– Conclusione della relazione medica: “la situazione che deriva dall’analisi di questi dati, non risulta rappresentativa della situazione attuale relativa ai casi positivi riscontrati nella popolazione del comune di Bientina.”
“Si è trattato di una azione di monitoraggio che può rappresentare un primo passo verso un miglioramento della situazione epidemiologica del nostro comune” commenta il Sindaco Carmassi, “Bientina è e rimane aperta e in zona arancione (con l’eccezione delle scuole che saranno chiuse anche per la prossima settimana – domani tutti i dettagli, a seguito dell’ordinanza regionale).
D’altra parte l’adesione di meno di un terzo della popolazione non è stata di entità tale da poterci del tutto rassicurare. Uno screening ad ampio raggio ha lo scopo di individuare quanti più positivi non sintomatici (early warning) e, tramite azioni di isolamento mirate, bloccare quante più catene del contagio possibile. Questo è accaduto solo parzialmente“
“Occorre ricordare che per arginare il virus non serve né negarlo, né scaricare le responsabilità su ipotetici “untori” – dice Dario Carmassi, ” Le catene del contagio sono complesse, spesso intrecciate tra loro, e nessuno di noi può sottrarsi dall’uso della massima prudenza: il rispetto delle regole attualmente vigenti è il miglior modo per abbassare i rischi di contagio. Se dedicassimo le stesse energie che dedichiamo alle supposizioni, alle accuse (troppe nelle ultime settimane, non sensate) e ai cavilli normativi, facendo nostre poche regole basilari, avremmo sicuramente impiegato meglio i nostri sforzi. Portare sempre la mascherina, mantenere le distanza, mantenere un’igiene costante, areare spesso gli ambienti chiusi, monitorare gli eventuali sintomi senza sottovalutarli, fidarsi dei sanitari – anche quando l’impressione è che il sistema faccia fatica.
Forse abbiamo perso un’occasione nel non fare tutti il tampone in questi giorni. Ognuno avrà riflettuto bene sulla scelta compiuta. Voglio però aggiungere un dato, che probabilmente non è stato sufficientemente sottolineato. Attivare lo screening Territori Sicuri ha sventato il passaggio di Bientina a zona rossa: banalmente, sette giorni fa non lo siamo diventati perché ho garantito alla Regione la collaborazione di tutti.
Adesso sono io che chiedo una garanzia ai miei concittadini: la nostra massima consapevolezza e responsabilità davanti a questo momento, l’ennesimo, difficile.“