PROVINCIA. Marco Bartaloni, insieme al fratello Massimo, è proprietario della Palestra Infit Pontedera, e domani mercoledì 10 marzo in Piazza del Popolo a Roma, parteciperà alla protesta organizzata da Apit Italia. Lo abbiamo intervistato insieme al segretario nazionale di Apit Italia, Raffaele Saviano. Queste le loro parole:
“Partecipiamo alla protesta a Roma, sia come Apit Italia in rappresentanza delle Partite Iva, sia come proprietari di una palestra in rappresentanza del mondo fitness – spiega Bartaloni -. Ci sono già state tante proteste, ma in questi mesi abbiamo capito che finché non si ottiene un risultato non possiamo mollare, e se ci fosse bisogno torneremo a Roma”.
– Rispetto a un mese fa, politicamente, è cambiato molto: c’è un nuovo governo. Secondo te il governo Draghi può esservi maggiormente di aiuto?
Marco Bartaloni: “Per rispondere alla tua domanda dovrei essere un mago, perché non so cosa succederà domani. Quello che mi auguro per l’Italia è che Draghi faccia il bene dei cittadini, dalle imprese a tutti i cittadini. Al nuovo governo dobbiamo dare tempo per muovere i primi passi. Purtroppo è stato perso tanto tempo in passato e oggi, le imprese e le famiglie arrivano con la miccia corta. Ora la sfida è contro il tempo.”
– Quali sono le proposte concrete che porterete a Roma?
“Oltre alla richiesta di apertura immediata delle attività, rispettando tutte le regole e i protocolli – spiega Raffaele Saviano, di Apit Italia – l’ulteriore richiesta è quella di avere degli indennizzi sulla perdita del fatturato del 2019. Ristori precedentemente attuati sono stati insufficienti e non per tutte le categorie. Quello che chiediamo sono indennizzi per tutte le Partite Iva senza distinzione di Codice ATECO. Perché l’anno scorso tanti settori sono stati discriminati senza ricevere un aiuto. Le richieste non si fermano qui, ad esempio l’introduzione dei voucher perché in un momento di crisi economica come questo le aziende non possono assumere a tempo indeterminato, inoltre c’è bisogno di una riforma dell’alta tassazione. Non a caso l’Europa ci ha richiamato perché l’Italia è uno stato con elevata tassazione con elevata evasione fiscale, ma l’una porta a l’altra perché più aumenta la tassazione, più aumenta l’evasione fiscale perché le imprese non ce la fanno a mantenersi. Inoltre c’è bisogno di una riforma dei controlli del sistema fiscale, perché oggi ci sono i funzionari delle Agenzie delle entrate che prendono dei bonus sugli accertamenti, questa è una cosa assurda e per questo abbiamo fatto anche delle denunce”.
“Continuiamo a chiedere una proroga delle cartelle esattoriali, – prosegue Saviano Raffaele – ma solo la proroga non basta perché non fa altro che rinviare il problema, per cui è necessario un saldo e stralcio di tutte le cartelle. Molte aziende non possono pagare, tanti cittadini non hanno soldi e senza questi è impossibile far ripartire il tessuto economico. Infine c’è bisogno un controllo sugli sprechi pubblici, un abbassamento del cuneo fiscale per permettere le assunzioni, una riforma della giustizia anche per incentivare investimenti degli imprenditori stranieri e una riforma della pubblica amministrazione, c’è troppa burocrazia che negli anni è stata aumentata dalla politica che ha assegnato posti, rallentando l’iter burocratico. Le cose da fare sono tante, speriamo che l’attuale governo le possa realizzare nell’interesse dell’Italia, anche se ho i miei dubbi”.