Oggi al Duomo di Pontedera l’ultimo saluto a Stefano Tognarelli, già consigliere e assessore comunale a Pontedera, scomparso nelle scorse ore.

La comunità di Pontedera piange la scomparsa di Stefano Tognarelli, figura di spicco del volontariato e della vita istituzionale locale, morto a 64 anni dopo una lunga malattia. Storico dirigente della Pubblica Assistenza e dell’Avis, Tognarelli è ricordato per il suo impegno generoso e competente, che ha mantenuto anche durante la malattia. È stato anche consigliere e assessore comunale dal 1999 al 2014, contribuendo con la sua esperienza sia alle istituzioni che al mondo associativo.
Muore ex assessore, volto del volontariato. Pontedera in lutto
Oggi al Duomo di Pontedera l’ultimo saluto. Questo l’intervento del sindaco Matteo Franconi:
“Caro Stefano,
per conto di Paolo e Simone, della comunità amministrativa e dell’intera città a cui hai dedicato tanti anni di impegno e passione, voglio salutarti un’ultima volta.
Lo faccio dentro questo grande abbraccio collettivo che hanno deciso di tributarti, con la loro presenza, tutti coloro che oggi sono qui per affetto, riconoscenza e gratitudine.
Verso quella mitezza che ti ha sempre contraddistinto, verso quell’impegno civico e sociale, al servizio di tutti, affinché quei valori in cui hai sempre creduto ogni giorno della tua vita fossero un patrimonio collettivo su cui costruire, mattone dopo mattone, il nostro futuro.
Verso quella dedizione appassionata che hai rivolto, finché la malattia ti ha consentito di farlo, alla vita pubblica di Pontedera; con generosità, intelligenza e coraggio.
Verso quella tua gentilezza scrupolosa che ti portava ad ascoltare le ragioni di ciascuno e a dialogare con tutti, con pazienza e equilibrio, con l’umiltà che solo le persone per bene sanno coltivare, in ogni circostanza ed in ogni tempo.
Nei tuoi anni di impegno politico e amministrativo, prima da consigliere e poi da assessore, ci hai offerto competenza e lealtà, serietà e responsabilità.
Le stesse che hai sempre messo a disposizione del tessuto associativo e nel volontariato.
Con un sorriso malinconico non dimenticheremo mai quella “erre” arrotata con cui sapevi dire, prima di ogni parola, grazie. Ma questa, caro Stefano, è l’occasione per dirtelo noi grazie. Per l’umanità con cui hai messo al servizio della causa comune, tempo, umanità e attenzione. Per la lucidità garbata con cui hai saputo accogliere i bisogni degli altri e ascoltare le esigenze della comunità. Per il coraggio e la dignità con cui hai affrontato il tempo difficile della malattia senza mai perdere il legame con questa città che oggi ti offre il proprio affettuoso saluto. Ci mancherai. Ma porteremo il tuo ricordo sempre con noi“.