Un’escursione nella natura, che doveva essere un momento di serenità, si è trasformata in tragedia.

Si è conclusa nel peggiore dei modi la scomparsa di Claudio Dreoni, l’uomo di 54 anni di Prato di cui non si avevano più notizie da sabato 26 aprile. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato nel pomeriggio di martedì 29 aprile nella zona boschiva di Vernio, in Valbisenzio, dove si erano concentrate le ricerche nelle ultime ore.
“L’abbiamo cercato per quasi 48 ore, conservando sempre un filo di speranza, ma purtroppo Claudio non è più tra noi. L’amministrazione di Vernio si stringe al dolore della famiglia con cui abbiamo vissuto questi giorni di ansia e rivolge un caloroso e commosso grazie a tutti coloro che hanno partecipato alle ricerche. Forze dell’ordine, associazioni, volontari. Tutti, tutti hanno messo il loro coraggio e il loro cuore. Una prova concreta di come deve reagire una comunità quando affronta un dramma, con la concretezza“, si legge sulla pagina Facebook del Comune di Vernio.
Dreoni era uscito di casa con l’intenzione di andare a cercare funghi. Aveva contattato i familiari nella stessa giornata, ma la telefonata era risultata confusa e aveva fatto temere un possibile malore. Da quel momento, non era stato più possibile mettersi in contatto con lui.
Le ricerche sono partite immediatamente, coinvolgendo circa 80 persone tra volontari, forze dell’ordine e unità specializzate, tutte coordinate dalla Prefettura. Sarà il medico legale, nei prossimi giorni, a stabilire con certezza le cause del decesso.
“Abbiamo sperato fino all’ultimo, per quasi 48 ore. Ore piene di ansia, di attesa, di preghiere silenziose. Purtroppo, la notizia che nessuno di noi avrebbe mai voluto ricevere è arrivata: Claudio non è più con noi. In questi giorni così difficili, ho potuto toccare con mano il dolore, ma anche la forza composta di chi ha saputo affrontare tutto con dignità. A nome dell’Amministrazione e di tutta Vernio, mi stringo con affetto sincero alla famiglia di Claudio. – ha scritto su Facebook la Sindaca Maria Lucarini – La parte più viva, più autentica della nostra comunità si è fatta sentire. Con la presenza, con l’impegno, con il cuore. Forze dell’ordine, associazioni, volontari, cittadini: tutti uniti, senza clamore, ma con una dedizione profonda. Questo è ciò che conta davvero. C’è chi parla, chi raccoglie firme, chi si espone solo quando serve visibilità. E poi c’è chi c’è, ogni giorno, in silenzio, dove serve davvero. È da qui che si riparte. Insieme, sempre. Con rispetto, con verità, con coraggio“.
La nota dei Vigili del Fuoco
Si sono concluse nel pomeriggio di ieri 29 aprile con il ritrovamento del corpo dell’uomo di 54 anni disperso in località Cavarzano nel Comune di Vernio, le cui ricerche sono iniziate la sera di sabato 26 aprile.
Le operazioni di ricerca sono state coordinate dalla Prefettura di Prato che ha attivato il piano provinciale speditivo di ricerca, e sul posto, dal personale del Comando dei Vigili del Fuoco di Prato, tramite il PCA (posto di comando avanzato) allestito poco fuori l’abitato di Cavarzano.
Nell’arco dei tre giorni, hanno concorso alle complesse attività di ricerca svolte sia a terra che con mezzi aerei, oltre al personale dei Vigili del Fuoco dei Comandi di Pistoia, Lucca, Firenze, Livorno e Siena, anche quello dei Carabinieri, Carabinieri Forestali, della Guardia di Finanza, del SAST, volontari della Misericordia e della Croce Rossa Italiana, della VAB messi a disposizione dalla protezione civile di Prato e semplici cittadini. Costante la presenza del Sindaco di Vernio, che ha assicurato fattiva collaborazione, mettendo anche a disposizione le strutture della locale Pro-Loco.
Nonostante le operazioni di ricerca fossero particolarmente complesse per le caratteristiche impervie della zona e per la presenza di folta vegetazione, l’imponente macchina dei soccorsi non si è mai fermata, neanche nelle ore notturne, nella speranza di un finale diverso.
Dopo l’autorizzazione da parte del Magistrato della Procura della Repubblica di Prato per la rimozione della salma, il corpo è stato recuperato da parte del personale SAF dei Vigili del Fuoco con la collaborazione del SAST.