I contagi corrono all’impazzata ed oggi, in base all’Rt e al rischio calcolato sulla base dei 21 indicatori, l’Istituto Superiore di Sanità e il Ministero decideranno il cambiamento di colore di alcune regioni.
Una crescita esponenziale quella fatta registrare in quest’ultima settimana che, per forza di cose, porterà alla retrocessione di molte aree. Piemonte, Lombardia e Marche, che hanno già creato diverse aree rosse localizzate all’interno della regione, lasceranno la zona gialla e da lunedì 1 marzo dovrebbero entrare in zona arancione. Per quanto riguarda la nostra regione, la Toscana, così come l’Umbria resterà in zona arancione ma con la presenza di aree rosse localizzate (leggi QUI). Entra in arancione scuro Bologna, seppur tutta l’Emilia Romagna, così come la Campania, sia a forte rischio retrocessione definitiva in zona rossa. Resteranno in giallo Friuli, Veneto, Val d’Aosta, Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia e Lazio. Quest’ultimo in forte bilico in quanto di poco sotto l’1, con l’attenzione che deve rimanere altissima. Migliore la situazione per la Sardegna, che sembra affacciarsi verso la zona bianca, in quanto unica regione ad avere meno di 50 casi per 100mila abitanti ormai da 3 settimane.
Tutte le decisioni del merito saranno prese quest’oggi ed il Ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà l’ordinanza non più a partire da domenica ma da lunedì, come confermato dalla ministra agli Affari regionali, Maria Stella Gelmini, ai governatori. Immediate invece le ordinanze per quanto riguarda le zone rosse o arancione scuro, le quali mirano a limitare quei focolai causati dalle mutazioni del virus. “Il sistema a fasce sarà comunque mantenuto, – conferma Gelmini – finora è stato scongiurato un lockdown generalizzato e questo deve essere l’obiettivo principale anche per le prossime settimane e per i prossimi mesi.”