TERRICCIOLA. In risposta ad un comunicato stampa della maggioranza terricciolese pubblicato nel primo pomeriggio, gli fa eco la risposta della minoranza:
“Finalmente il Sindaco Bini – riporta il documento di TerricciolaSiCura – e la sua maggioranza si sono accorti che l’emergenza sanitaria ha messo a rischio la sopravvivenza delle imprese e delle partite iva del nostro territorio. Meglio tardi che mai”.
“Peccato però che vorrebbero lavarsi la coscienza con la sola riduzione della Tari del 30 per cento. Per il sindaco e la maggioranza che lo sostiene la crisi del nostro tessuto economico e imprenditoriale vale l’elemosina di 22 mila euro a fronte di un avanzo di amministrazione nel bilancio di circa un milione di euro che potrebbe essere impegnato in parte proprio a questo scopo”.
“Perché Bini – si chiedono i consiglieri di TerricciolaSiCura: Matteo Arcenni Elena Baldini Orlandini Matteo Leggerini – chiede adesso il voto dell’opposizione quando proprio lui e la maggioranza hanno detto che voteranno contro la nostra proposta di un taglio del 50 per cento della Tari? Perché hanno detto NO alla nostra proposta di destinare 7 mila euro a fondo perduto ad ogni impresa e partita iva che ha subito contraccolpi dimostrabili dall’emergenza sanitaria”?
“Invece di nascondere l’inadeguatezza dei suoi provvedimenti dietro attacchi o attribuzione di responsabilità all’opposizione, Bini spieghi perché ancora una volta la sua giunta e la sua maggioranza hanno deciso di non decidere su una delle più gravi crisi degli ultimi 50 anni del nostro Paese”.
“Bini pensi a lavorare per Terricciola invece di parlare”Conclude il documento di TerricciolaSiCura.