PISA. Fratelli d’Italia e Azione Studentesca criticano duramente l’iniziativa organazzata dalla Consulta Provinciale degli Studenti di Pisa.
“La Consulta Provinciale degli Studenti di Pisa, nella giornata di ieri, ha organizzato un convegno in streaming per la Giornata del Ricordo, e indovinate chi è stato invitato a parlare di una vicenda così delicata. Un testimone oculare del dramma vissuto al confine orientale? Un esperto indicato dalle associazioni degli esuli? Nemmeno per idea, l’ospite d’onore è stato il presunto storico, filo-titino e sessista, Eric Gobetti” esordiscono così Matteo Bagnoli di Fratelli d’Italia Pontedera, insieme a Matteo Becherini e Sofia Belcari, entrambi di Azione Studentesca.
Bagnoli tuona: “È una vergogna che l’autore di quell’immondizia di libro ‘E allora le foibe?’, edito da Laterza, che giustifica e sminuisce l’eccidio delle Foibe, e che diffonde le sue tesi negazioniste e riduzioniste, sia stato invitato a parlare alle nuove generazioni. È chiaro che il signor Gobetti (immortalato sorridente in alcune foto con il fazzoletto rosso al collo, il pugno chiuso alzato e con indosso la maglia del macellaio Tito, mandante dell’uccisione di migliaia di italiani) non sia la persona più indicata per questo compito. Durante il convegno, infatti, Eric Gobetti ha sminuito in maniera vergognosa il dramma delle foibe e degli esuli, confermando la sua parzialità e la sua visione ideologizzata”.
“Come se non bastasse, – continua Bagnoli – il ‘finissimo’ storico piemontese non solo nega di fatto la tragedia delle foibe, ma poi sui social non manca di coprire di volgarissimi insulti chi non la pensa come lui, per esempio Giorgia Meloni. In un commento sotto un post pubblicato su Facebook, Gobetti le ha chiaramente dato della ‘zoccola’ (‘Anche la zocc… la Meloni?’, si legge sui social). Si tratta della conferma della pochezza di un personaggio ideologizzato che millanta di essere uomo di cultura quando non è altro che un bifolco”.
L’sponente locale di Fratelli d’Italia conclude: “Fa rabbia vedere come ancora oggi ci siano personaggi discutibili che cercano di negare e cancellare i crimini commessi dai partigiani comunisti di Tito nei confronti di migliaia di italiani, uccisi e infoibati e dei oltre 200mila esuli istriani, fiumani e dalmati, costretti a fuggire dalla loro terra. Anche se non ci sorprende. La sinistra per decenni aveva già tentato di nascondere e di strappare queste pagine dal grande libro della storia. Ci siamo mossi sia a livello regionale che nazionale, e abbiamo chiesto che vengano immediatamente presi provvedimenti, perché quello che è accaduto non può essere tollerato!”