Con numeri così significativi, è chiaro che il Festival di Sanremo non è solo una competizione canora, ma un’industria a tutti gli effetti, capace di coniugare intrattenimento e business come pochi altri eventi al mondo.
Il Festival di Sanremo non è solo un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica, ma rappresenta anche una straordinaria macchina economica che genera milioni di euro ogni anno. L’edizione 2025 non fa eccezione, con numeri da capogiro che confermano l’importanza dell’evento non solo a livello culturale, ma anche finanziario.
Organizzare il Festival di Sanremo comporta un investimento significativo: il budget di produzione di questa edizione ammonta a circa 20 milioni di euro. Tuttavia, il ritorno economico è impressionante, con entrate che superano i 60 milioni grazie a pubblicità, sponsorizzazioni e vendita dei biglietti. A riportare i dati è Massimiliano Jattoni Dall’Asén sul Corriere della Sera.
I prezzi per assistere alle serate al Teatro Ariston sono aumentati del 19% rispetto allo scorso anno. Un posto in galleria costa 110 euro, mentre per la platea si arriva a 200 euro a serata. Per la finalissima del 15 febbraio, i prezzi salgono rispettivamente a 360 e 730 euro. Nonostante i rincari, la richiesta resta altissima, confermando Sanremo come un evento imperdibile per il pubblico.
Carlo Conti, direttore artistico e conduttore di questa edizione, percepisce un compenso di 500.000 euro. I co-conduttori, tra cui Antonella Clerici e Cristiano Malgioglio guadagnano tra 20.000 e 40.000 euro a serata. Anche i superospiti musicali, come Jovanotti, ricevono compensi simili. Gerry Scotti, invece, ha scelto di partecipare senza percepire alcun cachet.
Gli artisti in gara ricevono un compenso di 53.000 euro per l’intera settimana, con un’aggiunta di 3.000 euro per ogni membro delle band e ulteriori 5.000 euro per la serata delle cover del 14 febbraio. Tuttavia, l’importo effettivo che finisce nelle tasche dei cantanti si aggira attorno ai 3.000 euro.
Sanremo non è solo musica e spettacolo: è un evento che smuove un giro d’affari di 245 milioni di euro, coinvolgendo circa 1.500 posti di lavoro. Il valore aggiunto generato dal Festival si attesta sui 70 milioni di euro, confermandolo come una delle manifestazioni più redditizie del panorama italiano.