La spiegazione del Biologo Naturalista Marco Del Frate.
Negli ultimi anni, la provincia di Pisa ha visto un rilevante ritorno del lupo, una specie la cui presenza era scomparsa da oltre trecento anni. Uno studio condotto dal Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa ha ricostruito l’evoluzione della popolazione lupina nelle colline pisane dal XVII al XXI secolo, documentando un graduale declino fino all’estinzione locale nel secondo dopoguerra, seguito da una ripresa nel nuovo millennio. Questo fenomeno è attribuito a un processo di rinaturalizzazione del territorio, che ha favorito la ricolonizzazione da parte del lupo.
VTrend.it ne aveva parlato qualche mese fa con il Biologo Naturalista Marco Del Frate. Dal 2002 fa parte del gruppo di ricerca sulla fauna selvatica, in particolare sui grandi mammiferi dell’Università di Sassari. Attualmente ricopre il ruolo di responsabile dell’Area di Studio nel Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, dove principalmente si occupa di gestione e ricerca sulle popolazioni selvatiche di Daino, Cinghiale e Lupo. Qualche mese fa, ci aveva spiegato che il lupo ha riconquistato quasi tutti gli ambienti naturali in provincia di Pisa, sia quelli estrema naturalità ma anche gli ambienti di passaggio.
“Spesso si sente dire che il lupo è stato importato. No, anche il termine è sbagliato. La parola giusta potrebbe essere ‘reintrodotto’, ma il lupo non lo è mai stato. Il lupo si muove da solo perché nella sua biologia comportamentale, raggiunti i 2 anni di età, lascia il suo nucleo familiare e va in dispersione, in ambienti non occupati da altri lupi. Questo fa sì che il lupo percorra centinaia di km. Il lupo è arrivato dove c’è da mangiare. Con il ritorno delle prede naturali come cinghiali e caprioli, torna anche il lupo, che oggi ha ricolonizzato quasi tutte le zone della provincia di Pisa”, sottolinea Del Frate a VTrend.it.
Nell’ultimo periodo, gli avvistamenti sono aumentati: l’ultima segnalazione, in ordine di tempo (dopo Vicopisano, Tirrenia…) arriva da Bientina. Sul gruppo Facebook del paese si parla di “due lupi avvistati in Via Aldo Moro”. “In questo periodo segnalazioni di questo tipo saranno sicuramente più comuni, considerando che coincide con il periodo di massima dispersione. È il momento in cui i giovani lupi lasciano il nucleo di origine per cercare un nuovo territorio libero da altri lupi e formare un branco proprio, talvolta percorrendo anche centinaia di chilometri. Proprio per questo motivo, aumenta il numero di giovani in movimento, meno esperti, e di conseguenza diventano più frequenti gli avvistamenti”, spiega Del Frate.
Cosa fare quando si incontra un lupo o qualsiasi animale selvatico
Il lupo è un predatore, un animale selvatico che è potenzialmente pericoloso. Per questo occorre tenere comportamenti adeguati, considerando che il lupo è schivo e se può evita l’uomo.
- Mai avvicinarsi per una foto
- Si osserva l’animale e nel 99% dei casi, si allontana disinteressato
- Non alimentare l’animale selvatico (è vietato)
- Non andare incontro all’animale
- Muovere le braccia, alzare la voce, far capire che non possiamo fornire cibo
- Tenere al guinzaglio il cane nelle aree naturali. Questo perché il lupo e il cane sono la stessa specie: per il lupo, il cane è un altro lupo che invade il territorio
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