Il virus respiratorio sinciziale (VRS) è infatti causa delle epidemie annuali ed è responsabile di circa tre quarti delle bronchioliti gravi, che portano ad ospedalizzazione e insufficienza respiratoria, e che richiedono nel 10% dei casi una terapia intensiva, soprattutto nei lattanti sotto i 6 mesi di vita.
E’ iniziata lunedì 4 novembre in tutti i punti nascita dell’Azienda USL Toscana nord ovest la profilassi contro il virus respiratorio sinciziale, responsabile delle bronchioliti, offerta a tutti i nati.
“Si tratta – spiega il direttore del dipartimento materno infantile Luigi Gagliardi – di uno dei più significativi avanzamenti scientifici e di sanità pubblica degli ultimi anni, non solo in pediatria ma a livello generale. Il virus respiratorio sinciziale (VRS) è infatti causa delle epidemie annuali ed è responsabile di circa tre quarti delle bronchioliti gravi, che portano ad ospedalizzazione e insufficienza respiratoria, e che richiedono nel 10 per cento dei casi una terapia intensiva, soprattutto nei lattanti sotto i 6 mesi di vita. L’anno scorso, come ampiamente riportato anche dagli organi d’informazione, l’epidemia di VRS è stata particolarmente grave, mettendo in crisi tutto il sistema ospedaliero pediatrico toscano per il numero e la gravità dei casi di bronchiolite”.
La profilassi viene effettuata con un anticorpo monoclonale che è stato finalmente registrato in Italia dopo esperienze in altri paesi europei, che la Regione Toscana ha deliberato di acquistare ed offrire alla popolazione.
“Si tratta dell’evoluzione di un farmaco precedente – continua Gagliardi – utilizzato dalla fine degli anni 90 che, pur presentando un’ottima sicurezza, era però molto meno maneggevole, destinato solo ai neonati ad alto rischio e soprattutto meno efficace. Il nuovo farmaco dimostra invece una efficacia molto elevata (oltre l’80% di protezione rispetto alle ospedalizzazioni, come le esperienze francesi e spagnole dimostrano), necessita di una sola somministrazione, e viene consigliato per tutti i nati. In conclusione, con questa nuova profilassi ci aspettiamo un impatto importante su una patologia frequente e rilevante”.
La campagna contro il virus sinciziale è rivolta a tutti i bambini nati tra il 1° aprile 2024 e il 31 marzo 2025, indipendentemente dalla presenza di patologie concomitanti e dalla eventuale prematurità. L’utilizzo dell’anticorpo è consigliato dalle società scientifiche nei bambini sotto l’anno di età, che affrontano il loro primo inverno.
L’offerta viene garantita attraverso un percorso coordinato e integrato che coinvolge i punti nascita, i pediatri di libera scelta e i dipartimenti di prevenzione delle Asl.
I bambini nati a partire dal 1° aprile 2024 vengono quindi immunizzati, su chiamata attiva, nell’ambulatorio del pediatra di famiglia. Dei nuovi nati, come detto, si occupano direttamente i punti nascita prima della dimissione dall’ospedale. La somministrazione avviene anche nelle sedi dei dipartimenti di prevenzione.