Ettari ed ettari di bosco, olivi e montagna bruciati sui monti Pisani: ricorre il triste anniversario dell’incendio avvenuto sul Monte Serra il 25 settembre del 2018.
Il 25 settembre di 5 anni fa, settecento persone venivano evacuate tra Calci e Vico Pisano e la Regione Toscana decretava lo stato di emergenza. In quell’occasione Calci ha affrontato la sfida più grande dal dopoguerra. Già dalle prime ore appariva chiara la causa dolosa dell’incendio, divampato nel “cuore del bosco”. Infatti il monte Pisano avrebbe cominciato a bruciare dalle ore 22 di lunedì 24 settembre 2018, un orario poco probabile per un incendio divampato per il troppo caldo. L’ex volontario dell’antincendio boschivo Giacomo Franceschi, accusato di aver provocato il rogo è stato condannato in seguito a 12 anni e 350 mila euro di risarcimento danni verso i comuni colpiti.
La tragedia di quei giorni è stata acuita dalla difficoltà nelle operazioni di soccorso e di spegnimento: le fiamme quella notte venivano alimentate dal forte vento di tramontana che con una media di 30 km/h ha fatto velocemente estendere l’incendio interessando un’area enorme. Le fiamme alte fino a 30 metri sono infatti andate a minacciare le località abitate causando centinaia di sfollati. Il fuoco è corso per una fascia verde compresa tra le frazioni di Trecola, Montemagno, Diana, San Lorenzo Nicosia, La Torre, tutte sul versante di Calci. Sul posto sono intervenuti più di 80 vigili del fuoco e varie squadre di volontari. Quella notte sono stati messi in azione due Canadair, mentre quattro elicotteri non sono potuti decollare a causa delle raffiche di vento. Sono poi arrivate altre squadre dei vigili del fuoco dall’Emilia Romagna, mentre dall’aeroporto di Napoli Capodichino è partito un elicottero S64 in dotazione alla Forestale, il mezzo aereo con la massima capienza d’acqua. Per facilitare le operazioni di spegnimento era stato inoltre deciso di chiudere per un lasso di tempo l’aeroporto Galileo Galilei.
La nube di fumo già all’alba arrivava nella città di Pisa: l’incendio in questa tragica data ha bruciato quasi 1300 ettari di vegetazione: un danno inimmaginabile. Si ricorda, in questo drammatico anniversario. lo straordinario impegno dei volontari della Misericordia, che sono andati nelle case sparse per portare in salvo dal pericolo delle fiamme anziani e disabili. Il lavoro fatto dai Comuni come quello di Calci, che nella tragica notte avevano allestito in tutta fretta posti letto, ricavati nella palestra, nella parrocchia e in un circolo del comune di San Giuliano non verrà dimenticato dai cittadini. In questa occasione ricordiamo un altro incendio divampato in questo sfortunato periodo dell’anno: il 24 settembre del 2023. In quell’occasione l’incendio aveva interessato la località Quadonica a Buti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA C.N.