Bezzini: “Occorre però impegnarci tutti per aumentare le donazioni di sangue e plasma e garantire il ricambio generazionale tra i donatori”.
Il trapianto di fegato effettuato ieri all’Ospedale Cisanello di Pisa a favore di una persona già trapiantata, inserita nella lista urgente nazionale, è stato possibile grazie anche alla risposta del sistema sangue toscano. Agosto e l’estate in generale sono il momento più delicato. Le temperature elevate scoraggiano le donazioni e si registra un calo nel numero dei donatori. Le attività sanitarie proseguono però anche d’estate e per questo la Regione ha lavorato ad una strategia condivisa con aziende e professionisti per garantire quantitativi costanti e sufficienti ed evitare picchi nei cali. Una necessità soprattutto in casi, come quello del trapianto di fegato a Cisanello, dove il paziente aveva un gruppo sanguigno per il quale la carenza è più accentuata.
“Al momento della chiamata il nostro sistema sangue si è attivato subito e, con un grande lavoro di squadra tra tutti i servizi trasfusionali delle Asl, grazie al coordinamento del Centro regionale sangue, si è riusciti a reperire abbastanza sangue per garantire l’intervento – commenta l’Assessore al diritto alla salute Simone Bezzini – Questo ci rende orgogliosi, così come aver potuto garantire la continuità delle terapie a tanti pazienti talassemici, l’adeguato supporto trasfusionali ai tantissimi pazienti che devono affrontare una chemioterapia per patologia oncologica, nonché ai tantissimi interventi in urgenza nonostante le carenze di personale, le ferie e le ferie dei donatori stessi.”
“Mai come quest’anno abbiamo toccato con mano che le malattie non vanno in vacanza – continua Bezzini – I nostri donatori riescono ad assicurare alla Toscana oltre 200 mila donazioni all’anno: ma non ci bastano, soprattutto nei mesi estivi. Nei mesi di giugno, luglio e agosto di quest’anno le donazioni di sangue sono aumentate del 3% rispetto al 2023 e nonostante questo negli stessi mesi abbiamo avuto grandi difficoltà a garantire il supporto di sangue alle attività che si sono mantenute inalterate, anzi aumentate. Questo patrimonio di donazioni rischia di andare in difficoltà considerando le prospettive demografiche e visto che i neo diciottenni non saranno in grado di rimpiazzare gli anziani che cesseranno di donare per raggiunti limiti di età. Tutti insieme dobbiamo garantire il ricambio generazionale”.
L’assessore ne approfitta per ringraziare i donatori, le associazioni di volontariato che li rappresentano, le aziende e gli operatori e le istituzioni che permettono lo svolgimento di tutte le attività sanitarie, invitando poi tutte le persone che possono donare a riflettere su quanto accaduto a Pisa. “Quel trapianto poteva essere necessario per salvare la nostra vita o di una persona che ci sta a cuore – ricorda – oppure un giorno potrà riguardare una persona a noi sconosciuta, ma la cui vita dipende da un grandioso gesto gratuito e solidale come la donazione. Donare cambia la nostra vita e quella degli altri: per questo invito tutte e tutti a farlo”