“La situazione di sovraffollamento e carenza di personale e igiene richiede un’azione immediata“, ha detto il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
Un detenuto tunisino di 35 anni è stato trovato senza vita nella sua cella nella casa circondariale Dogaia di Prato. Ancora da chiarire i motivi del gesto. L’uomo era stato trasferito da Pisa per motivi di ordine e sicurezza.
“Sono profondamente colpito dal suicidio di un altro detenuto nel carcere pratese della Dogaia, il quarto dall’inizio dell’anno. È inaccettabile affrontare simili tragedie senza interventi significativi. La situazione di sovraffollamento e carenza di personale e igiene richiede un’azione immediata. – ha scritto su Facebook il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – Chiediamo nuovamente al Governo e al Ministero della Giustizia di affrontare con decisione queste problematiche, assicurando che le carceri garantiscano la rieducazione dei condannati, come sancito dall’art. 27 della Costituzione. La Toscana non resta indifferente. È il momento di agire!“.