“Sfuma per poco la medaglia d’oro nel fioretto maschile per il nostro schermidore toscano Filippo Macchi. – ha detto il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – Conquista l’argento nel fioretto, ottenendo al debutto la prima medaglia olimpica della carriera. Siamo tutti orgogliosi di lui e del suo percorso, avanti tutta Filippo per un futuro brillante!”.
Arriva una splendida medaglia d’argento alle Olimpiadi di Parigi con la grande prestazione del cascinese Filippo Macchi nella finale di fioretto. Ventitré anni ancora da compiere, Macchi ha sfidato il campione olimpico in carica Cheung in una finale affrontata a testa altissima dal giovane cascinese di Navacchio. “Grazie Filippo per le forti emozioni che hai saputo regalare a tutta Cascina! A lui giungano i complimenti da parte del sindaco Michelangelo Betti e di tutta l’Amministrazione comunale”, dicono dal Comune di Cascina.
Filippo è il nipote di Carlo Macchi, scomparso nel 2019 dopo una lunga malattia all’età di 71 anni. Anche la mamma e il babbo di Filipo si sono cimentati in pedana. L’intera famiglia della scherma italiana fu colpita dal gravissimo lutto: “Con Carlo Macchi se ne va un uomo che ha fatto della passione per la scherma il carburante per la sua attività quotidiana”, aveva detto il Presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso. Allievo del maestro Antonio di Ciolo, Carlo Macchi è stato a lungo docente presso l’Istituto Superiore di Educazione Fisica di Firenze. E’ stato lui ad aver fondato il Circolo di Navacchio. Per lunghi anni ha collaborato con la Federazione ricoprendo molti ruoli fra i quali anche quello di responsabile della Nazionale under 20. Era membro del Consiglio nazionale del Comitato Italiano Paralimpico. Anche il Presidente del CIP Luca Pancalli, a nome di tutto il movimento italiano paralimpico, aveva espresso il cordoglio “per la scomparsa di un uomo dedito alla formazione dei giovani nel segno dei più autentici valori dello sport e amico del movimento paralimpico”.