PONTEDERA. A inizio mese, una 19enne di Pontedera si era presenta al Pronto soccorso dell’ospedale di Pontedera con gravi lesioni agli organi genitali. Da lì erano partite le indagini.
LA VICENDA
IL COMUNICATO STAMPA DELLA POLIZIA DI STATO. COMMISSARIATO P.S. PONTEDERA
Stuprata a 19 anni fuori dalla discoteca, orrore a Pontedera
“Quello che è accaduto a Pontedera dalle prime ricostruzioni mi lascia totalmente inorridito. È inaccettabile leggere ancora episodi di questo tipo. – ha dichiarato il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – La mia solidarietà va alla vittima e alla sua famiglia, che stanno vivendo un momento di grande sofferenza”.
“Desidero ringraziare le forze dell’ordine per l’efficacia delle indagini. – ha sottolineato Giani – Mi auguro che la giustizia faccia il suo corso in modo rigoroso e che vengano adottate tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza e la protezione delle nostre giovani”.
“Questo terribile episodio – ha continuato Giani – ci ricorda ancora una volta quanto sia urgente e necessario mantenere alta l’attenzione sulla prevenzione della violenza di genere e sull’educazione al rispetto reciproco”.
“La Regione Toscana continuerà a impegnarsi attivamente in questa direzione, promuovendo iniziative e programmi mirati a sensibilizzare e prevenire tali atti di violenza. Non possiamo e non dobbiamo abbassare la guardia. – ha concluso Giani – La sicurezza e la dignità delle nostre cittadine e dei nostri cittadini devono essere una priorità assoluta per tutti noi”.
“Una ragazza di 19 anni è stata stuprata fuori da una discoteca e filmata mentre subiva la violenza. Questa orribile notizia arriva da Pontedera e mi lascia sgomento. – ha detto il Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Antonio Mazzeo – È inaccettabile che vicende come questa possano accadere e spero davvero che la giustizia faccia velocemente e senza sconti il suo corso. Alla ragazza e alla sua famiglia esprimo la mia vicinanza e quella di tutta l’assemblea legislativa”.
“La violenza sulle donne è un’emergenza nazionale: – ha concluso Mazzeo – non basta indignarsi, ma occorre un grande cambiamento culturale, perchè finché verrà tollerata da parte nostra anche la più minima forma di oppressione saremo complici di un sistema strutturalmente discriminatorio sul piano sociale, civile ed economico”.