Docce in spiaggia, definito il protocollo per l’uso dell’acqua dei pozzi
In un comunicato diffuso da Toscana Notizie l’Agenzia di informazione della Giunta Regionale si riportano le linee guida sull’uso dell’acqua dei pozzi per le docce in spiaggia e negli stabilimenti balneari da parte di Regione e Asl.
“Una quota dovrà funzionare con acqua potabile, ovvero almeno due docce fredde e una calda ogni cento ombrelloni e punti ombra o per ogni frazione di cinquanta. Ma le docce e i lavapiedi in più rispetto alla dotazione essenziale richiesta dalla legge potranno usare anche acqua non potabile: basterà che un cartello indichi che non lo è, che provenga da pozzi regolarmente denunciati e censiti dalla Regione e che sia rispondente a determinati requisiti.
Gli stabilimenti dovranno effettuare attività di autocontrollo almeno una volta nel mese precedente all’apertura della struttura e la conformità ai parametri individuati dalla Regione dovranno essere integrati con un piano di valutazione e rischio legionella.
Gli indirizzi per l’utilizzo dell’acqua dei pozzi, che è anche un modo per risparmiare l’acqua dell’acquedotto e favorire un uso razionale delle risorse disponibili in un’ottica di maggiore sostenibilità, sono già stati comunicati dall’assessorato al diritto alla salute a imprese ed associazioni di categoria.”