Il CRRCR è composto da un’equipe di psicologi, psichiatri e medici con competenze specifiche nell’area della salute psicologica, sociale e relazionale, dello sviluppo organizzativo, della promozione della salute.
Angelo Cerù, direttore del Dipartimento Salute mentale e dipendenze dell’Azienda USL Toscana nord ovest, è stato nominato componente tecnico scientifico del Centro regionale di riferimento per le criticità relazionali (CRRCR)
La nomina è stata disposta da Eugenio Giani con un apposito decreto emanato nei giorni scorsi. Il Centro regionale di riferimento per le criticità relazionali è composto da un’equipe di psicologi, psichiatri e medici con competenze specifiche nell’area della salute psicologica, sociale e relazionale del singolo, dei gruppi, delle organizzazioni, dello sviluppo organizzativo, della promozione della salute.
Tra gli obiettivi del centro vi sono la prevenzione e l’intervento sulle conflittualità, sia fra il personale del sistema sanitario regionale che fra utenti e aziende, il miglioramento della qualità delle relazioni a tutti i livelli dell’organizzazione.
A tale scopo il centro fornisce consulenza, analisi, progettazione, interventi e valutazioni su tutto ciò che riguarda disagio e difficoltà di adattamento lavorativi, clima organizzativo nelle aziende sanitarie, conseguenze psicologiche e relazionali nella gestione di eventi critici da parte di equipe multi-disciplinari (si pensi all’area trauma e emergenza-urgenza), sulle relazioni critiche e il disagio relazionale individuale e di gruppo e sulla conflittualità tra personale e tra utenti e organizzazioni.
Con Cerù, faranno parte del comitato tecnico scientifico anche Domenico Bodega, Stefano Grossi, Giuseppe Cardamone, Vittoria Doretti.
“Ringrazio per la fiducia accordatami e non posso che essere onorato di essere stato nominato membro del comitato tecnico scientifico del Centro Regionale di Criticità Relazionali – dice Angelo Cerù – dove avrò la possibilità di collaborare con professionisti esperti. Il mio intendimento è contribuire a migliorare il benessere lavorativo e delle relazioni umane nelle organizzazioni sanitarie regionali mettendo a disposizione competenze ed esperienze“.