Intervista al Sindaco di Peccioli Renzo Macelloni, alla luce della vittoria del “no” a Lajatico e del “sì” a Peccioli al Referendum sull’unione dei comuni di Peccioli e Lajatico.
- Perché Peccioli ha detto “sì” e Lajatico “no”?
“A quanto mi hanno raccontato e sto accertando a posteriori, pare che alcuni esponenti del ‘comitato per il no’ abbiano raccontato delle falsità senza che i Consiglieri di maggioranza e i sostenitori del progetto di unione fossero in grado di saperlo e avessero modo di contrastarlo. – comincia così il Sindaco di Peccioli Renzo Macelloni – A quanto mi è stato riferito, è stato detto che io volevo fare una discarica a Orciatico, cosa infondata non solo perché non è vero ma perché non si può nemmeno fare”.
“È stato fatto questo e chi ha fatto questo ovviamente – prosegue Macelloni – ha vinto e dovrà gestire la vittoria: c’erano sul tavolo 11 milioni di investimenti da fare fare subito. Avevamo la possibilità tra un anno e mezzo circa di aderire alla comunità energetica che abbatte il 50% delle bollette. C’erano disponibili 4.5 milioni di euro per attivare i trasporti tra tutte le varie frazioni per arrivare alla piscina, alle scuole, agli studi sanitari e altro. Hanno detto di no a questo, se è per il campanilismo non lo so: io avevo timore che a Peccioli la gente avesse difficoltà a capire il progetto, visto che noi possiamo gestirci anche da soli. Ho spiegato che avevamo una prospettiva per affrontare meglio i problemi. Dal 1° gennaio ognuno continua i suoi progetti in autonomia: con un dato così schiacciante come quello di Lajatico è giusto così”.
- Quindi ci sarà una prosecuzione in un prossimo futuro del progetto o i rapporti si interrompono qui?
“C’era un progetto che adesso è fermo. Io ormai sto programmando senza quel progetto, continuo per la mia strada. Ho già fatto un paio di incontri su progetti pensavamo di declinare su un piano più vasto e da oggi si declineranno in piano comunale. Funzioneranno un po’ meno ma comunque funzioneranno, siamo assolutamente in grado di metterli in pratica. Mi dispiace – conclude Macelloni – perché è un territorio che non scommette nel futuro e con questo voto si rafforza l’immobilismo, mentre in questo momento c’è bisogno di muoversi, cercare nuovi traguardi. Il futuro è già oggi e alcuni invece danno risposte guardando a 800 anni fa”.
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