Fine novembre-inizio dicembre con freddo e tipico clima invernale: tempo instabile con possibili precipitazioni.
Novembre 2023 finisce così, con condizioni tipicamente invernali e con la possibilità di vedere la neve fin a bassa quota al Nord Italia.
La nuova perturbazione che giungerà Giovedì 30 Novembre determinerà precipitazioni dapprima sul Nord Italia e poi sui settori del versante tirrenico fin ad arrivare alla Campania.
La quota neve è attesa proprio nella fase iniziale fin nei fondovalle alpini e a quote collinari e prossime alla pianura sulle zone del nord. Città come Trento, Bolzano, Belluno, potrebbero vedere qualche fiocco ad inizio evento.
Un “fiocchettio” che non perdurerà, infatti il limite della quota neve tenderà a sollevarsi fin a raggiungere i 1400/1600m in serata.
Sul resto della penisola, perdureranno condizioni di cielo nuvoloso con precipitazioni sparse, più probabili sui settori occidentali tirrenici fin alla Campania e compreso la parte occidentale della Sardegna. Parziali schiarite all’estremo Sud.
Da segnalare la possibilità di locali fenomeni di gelicidio (https://www.retemeteoamatori.it/blog/cosa-gelicidio-si-forma/) sui settori dell’Appennino Settentrionale, questo fenomeno sarà possibile tra le ore notturne e le prime ore di Giovedì, complice l’attivazione di miti correnti meridionali che non riusciranno a scalzare subito l’aria fredda nei bassi strati.
Venerdì 1 dicembre vedrà ancora tempo instabile sulla nostra penisola con fenomeni più rilevanti che si andranno a concentrare sui settori Alpini compreso il Friuli, e tra levante ligure ed alta Toscana. La quota neve sarà elevata in questo frangente, e si attesterà generalmente oltre i 1600/1800m.
Tempo migliore invece al Centro-Sud, dove non mancheranno momenti soleggiati. Nuvolosità in aumento serale. Le temperature risulteranno in generale aumento, con valori che si porteranno nuovamente oltre i 18°C sul medio basso Adriatico e non si escludono punte prossime ai 30°C in Sicilia.
Ad incentivare questo aumento sarà proprio l’attivazione di miti correnti meridionali, queste già da giovedì, che potranno risultare fin forti al Centro-Sud. Mari con moto ondoso in aumento fin a molto mossi o agitati.
Sabato 2 dicembre, la perturbazione interesserà ancora con residui fenomeni il Nord-Est ed in forma lieve anche parte delle regioni meridionali.
La tendenza a seguire, stando alle ultime emissioni modellistiche, vedrebbe un nuovo calo delle temperature da Domenica 3 Dicembre, ma ne parleremo meglio nel prossimo aggiornamento.
Fonte: Rete Meteo Amatori