“In questi mesi abbiamo visto tutti chiaramente una Volterra capace di includere, di curare, di innovare, di raccontare e di raccontarsi, forte della sua storia…“, ha detto il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
Il Pegaso d’oro alla città di Volterra. Lo ha conferito questa mattina il presidente Eugenio Giani al sindaco di Volterra Giacomo Santi, intervenuto in Palazzo Strozzi Sacrati insieme all’assessore alla cultura Dario Danti. Con il presidente Giani, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo. In prima fila, il direttore di Volterra22 Paolo Verri, e la project manager di Volterra22, Cinzia De Felice.
Volterra tremila anni da città della cultura. Centro vitale fin dalla civiltà etrusca e poi romana. Missione proseguita nel Medioevo che l’ha vista cuore economico e soprattutto culturale che tale è rimasto fino al periodo granducale conclusosi nel 1859. Una tradizione suggellata e confermata lo scorso anno con “Volterra città toscana della cultura 2022” che ha messo in campo un programma con oltre 300 appuntamenti tra eventi, mostre, spettacoli, iniziative, tutti riconducibili a quelli che sono stati i temi fondamentali del dossier di candidatura a Capitale italiana della cultura 2022 che ha portato l’antica città etrusca in provincia di Pisa tra le 10 finaliste. Un impegno che oggi viene coronato con il conferimento del massimo riconoscimento da parte della Regione Toscana.
“Abbiamo fortemente voluto tributare a Volterra il Pegaso d’oro – ha detto il presidente Eugenio Giani – lo avevamo annunciato a coronamento dell’impegno profuso da questa comunità nella candidatura al titolo nazionale di città della cultura, un impegno che Volterra ha saputo valorizzare mettendo a sistema una straordinaria offerta culturale e turistica, capace di andare oltre i confini comunali e regionali. In questi mesi abbiamo visto tutti chiaramente una Volterra capace di includere, di curare, di innovare, di raccontare e di raccontarsi, forte della sua storia che ha sviluppato nei secoli attività peculiari come quella della produzione del sale e della lavorazione dell’alabastro, fino alla capacità di accogliere la diversità e la malattia nel suo grande, ed oggi ex, ospedale psichiatrico. Non ultimo, capace di generare la formidabile esperienza della compagnia del carcere diretta da Armando Punzo, che da oltre 30 anni ha saputo costruire con costanza un progetto di ‘differenza’, fermento culturale che si è imposto per qualità ed unicità a livello nazionale ed internazionale e ci rappresenta in Italia e nel mondo, al punto da ricevere a Venezia il Leone d’oro alla carriera“.
“Volterra ha saputo unire tradizione e innovazione. Dagli etruschi ad oggi ha dato un contributo fondamentale alla Toscana – ha detto il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo – Sono orgoglioso che il presidente Giani abbia voluto conferire alla città il Pegaso d’oro per essere stata la prima capitale toscana della Toscana. Dal Leone d’oro a Armando Punzo e alla Compagnia della Fortezza alla sua “rigenerazione umana”, Volterra è diventata uno tra i più importanti poli culturali italiani da valorizzare sempre di piú. Volterra è la dimostrazione di come investire in cultura vuol dire investire in libertà e mi prendo l’impegno, anche insieme al presidente Giani, di portare il modello Volterra a Bruxelles al comitato europeo delle Regioni come una delle best practice non solo della nostra regione ma di tutto il nostro Paese“.
“Il massimo riconoscimento che la Regione Toscana ci poteva tributare – ha detto il sindaco di Volterra, Giacomo Santi – per il lavoro che abbiamo svolto in questi anni prima come candidata a Capitale italiana della cultura, e come Capitale toscana della cultura poi. Una grande soddisfazione che credo abbia portato risultati importanti per tutta la città, a partire dagli investimenti infrastrututrali tra cui il contributo annunciato dal ministro Franceschini per l’anfiteatro, e poi il tratro stabile in carcere, il museo Guarnacci, la mostra sul Rosso fiorentino, insomma siamo riusciti a intercettare risorse pubbliche e private che hanno portato questa città a volare, cosa che vogliamo che Volterra conitnui a fare“.
“Un riconoscimento straordinario – ha detto l’assessore alla cultura del Comune di Volterra, Dario Danti – una città che ha messo la cultura al centro della sua rigenerazione e della sua rifondazione. Attraverso la cultura si possono cambiare i territori e dare un futuro alle città. Noi lo abbiamo provato a fare. E’ la prima volta che una realtà collettiva cioè una città riceve un premio così importante come il Pegaso d’oro, che finora era stato dato solo a personalità. Qundi un premio collettivo, un premio a una città, un premio a un’idea di politiche culturali“.