Raggiunto dai microfoni di VTrend, Fabio Cosci ha svelato qualche dettaglio sulle prossime serate.
- L’esordio delle Marconi Music Nights, firmato dal trio Piero Frassi-Bernardo Guerra-Emanuele Marsico è stato molto promettente, te lo aspettavi?
“Onestamente? Un po’ sì. Non proprio così ma ci aspettavamo una buona partecipazione e da questo punto di vista siamo contenti perché gli obiettivi sono stati raggiunti e superati. Chiaramente il merito non è solamente nostro: Frassi, Guerra e Marsico sono conosciuti e molto capaci, quindi hanno un loro seguito personale, la Villa di Coltano è una location molto suggestiva e in questo periodo estivo tanta gente apprezza l’idea di stare fuori all’aria aperta. Questa combinazione di aspetti si è rivelata vincente“.
- Qualche dettaglio sulle prossime serate?
“Più o meno la stessa conformazione: esterno della Villa Medicea, apericena, e musica dal vivo ma con generi musicali diversi. La volta scorsa è stato fatto un excursus musicale ‘da Frank Sinatra a Roberto Murolo passando da Chet Baker e Pino Daniele’, mentre il prossimo appuntamento, che sarà venerdì 28 luglio, vedrà ospiti Doady Giugliano e Manu Ley che rivisiteranno brani pop dagli anni ‘40 a oggi. Dal punto di vista organizzativo vorremmo mettere qualche servizio in più, magari avvalendoci anche dei negozi e bar limitrofi alla Villa“.
- Veniamo alla Villa Medicea. Oltre all’apericena e allo spettacolo nel parco, durante le Marconi Music Nights proponete anche un giro turistico all’interno di questa storica struttura rinascimentale.
“Sì, ed è stata un’idea molto apprezzata visto che venerdì scorso un bel po’ di gente c’è entrata. Vorremmo anche organizzare per le prossime serate una vera e propria visita guidata dell’intera Villa Medicea, che di notte e con le luci accese ha un grande fascino. Ci tengo molto a valorizzare la struttura al punto che inizialmente le Marconi Music Nights volevamo realizzarle dentro il salone principale della Villa, che può contenere circa 80 persone. Poi abbiamo pensato che uno spettacolo nel parco all’aria aperta fosse più adatto in estate, ma ciononostante lasciamo la Villa aperta per farla vedere a chiunque“.
- Un successo di queste iniziative può essere uno sprono per rilanciare la zona di Coltano?
“L’idea è proprio quella. Il progetto delle Marconi Music Nights è nato da una collaborazione tra la pro-loco di Coltano e le associazione Marconi Labs, Il Pentagramma e Radio Coltano Marconi per rilanciare il territorio di Coltano. Questa collaborazione già esisteva prima della pandemia e insieme avevamo già creato una serie di serate musicali nella Villa Medicea. Quest’anno, dopo la pausa Covid, abbiamo voluto riproporre la musica dal vivo a Coltano con un nuovo titolo. La valorizzazione del territorio passa anche da questi eventi: grazie alle Marconi Music Nights per 8 serate in 3 mesi centinaia di persone visiteranno tutti gli spazi di Coltano e della Villa Medicea“.
- Pensi che ci siano i presupposti per un rilancio dei 3000 ettari che compongono il territorio di Coltano?
“Basandomi sulla storia, sì. Coltano ha un passato incredibile: grazie ai reperti rinvenuti possiamo dire che era abitata fino a 45 mila anni fa. E ha la particolarità di avere una continuità storica impensabile perché è arrivata fino ai giorni nostri. Era una zona di confine per il sud della Toscana prima della nascita di Pisa. Ci sono documenti del 780 d.C. e la Villa fatta costruire dai Medici nel 1587, che è poi appartenuta ai Lorena e ai Savoia. Vista la sua collocazione tra due città importanti, Pisa e Livorno, Coltano ha visto nascere iniziative industriali di tutto rispetto. Nel 1843 venne inaugurata la tratta ferroviaria Pisa-Livorno, la quarta ferrovia costruita in Italia, prima in Toscana. Nel 1847 il fisico Carlo Matteucci installò qui la prima linea telegrafica elettrica italiana che collegava operativamente le stazioni ferroviarie di Pisa e Livorno, rivoluzionando il modo di vivere di quei tempi. Coi Savoia poi la zona di Coltano divenne una delle tenute di caccia del re e nel 1905 Vittorio Emanuele III concesse dei terreni per sperimentazioni e industrializzazioni. Una di queste fu la Stazione Radio-Telegrafica di Marconi e, successivamente, la Fabbrica di Aerei la Scuola di volo dei Fratelli Ugo e Guido Antoni. Nel 1919 la Villa venne poi donata all’Opera Nazionale Combattenti (ONC). Nel 1945 venne allestito un campo di prigionia statunitense, nel 1952 il Centro Trasmittente Rai, nel 1962 la Stazione Radar Nato e potrei andare ancora avanti. Coltano ha una storia che arriva quasi fino ai giorni nostri, non possiamo permettere che una continuità che dura da 45 mila anni vada sprecata. E anche il Comune di Pisa, al quale abbiamo presentato diversi progetti per rilanciare la zona, è d’accordo su questo“.
- Come mai tu hai scelto di dedicarti proprio a Coltano?
“Mio padre era un archeologo che ha diretto delle ricerche archeologiche nella zona di Coltano, quindi era un luogo che conoscevo bene. Io però, pisano di origine, mi sono occupato durante la vita professionale di vendite nel settore delle comunicazioni. È stato solo nel 2014-15 che sono arrivato a Coltano per occuparmi di iniziative animaliste legate alle guardie zoofile. Il comune ci diede le chiavi della Villa per farne la nostra sede associativa.
Quando mi insediai nel 2015 trovai delle vetrine che contenevano materiale archeologico appartenente a una mostra chiamata “Terra e Paduli” che si tenne nel 1985 nella Villa di Coltano. La mostra, realizzata molto bene, era legata all’archeologia del territorio con vetrine archeologiche, pannelli fotografici e rappresentativi. Essendo appassionato di archeologia, recuperai i resti di questa mostra e, insieme alla pro loco appena costituita, creammo lo “spazio della memoria”, nome che scelsi perché museo mi sembrava esagerato. Questo spazio della memoria è un’esposizione di storia della zona di Coltano ed è stata realizzata dall’associazione intitolata a Marcello Cosci, mio padre“.
- Quindi uno “spazio della memoria” tanto storica quanto personale.
“Esatto e più di quanto pensi. Molto del materiale archeologico di Coltano lo ritrovò mio padre, che aveva tra gli accompagnatori degli scavi pure il figlio 14enne. Alcuni dei reperti che sono adesso custoditi nello spazio della memoria li ho rinvenuti io stesso quando ero piccolo. C’è un grande valore affettivo.
A questo aspetto archeologico si unisce poi la mia passione, nata negli anni ‘70, per la radio. Quale posto migliore di Coltano per unire questi miei interessi? Ho così deciso di dedicarmi alla rinascita di questo borgo, fondando nel 2017 Radio Coltano Marconi, un’emittente radiofonica situata all’interno della Villa Medicea. Nel 2019/20 ho iniziato a contattare tutti coloro che in passato avevano lavorato al recupero, alla ristrutturazione e alla memoria di Coltano per costituire un’associazione che è la Marconi Labs. Alcuni hanno risposto e sono diventati i 20 soci fondatori del progetto, i quali hanno eletto me come presidente della neonata associazione e hanno chiesto alla principessa Elettra Marconi, figlia di Guglielmo, di essere la nostra presidentessa onoraria. A oggi tra i membri di Marconi Labs contiamo gli eredi di Guglielmo Marconi, professori universitari, esperti di telecomunicazioni, di ingegneria civile, ricercatori di aziende private, membri del CNR e personalità della società civile e militare“.
- Una vasta platea di personalità che hanno tutte un obiettivo: il restauro e la messa in funzione della Stazione Radio-Telegrafica Marconi.
“Sì, dalla sua fondazione Marconi Labs Coltano, persegue come obiettivo principale il progetto ‘RI-TRASMETTERE’, ossia la ristrutturazione e la valorizzazione della Stazione Marconi e dell’intero borgo di Coltano.
Più che un’associazione è un laboratorio di idee che vuole risvegliare l’interesse per la Villa Medicea, la Stazione Marconi e il borgo in generale, allargando la platea di possibili partner per sostenere i nostri progetti. Il nostro impegno come Marconi Labs è volto anche a sostenere scientificamente gli enti volenterosi di creare progetti per lo sviluppo di Coltano. Tutto è finalizzato a rendere questo borgo vicino a Pisa un moderno centro di ricerca e polo delle telecomunicazioni …che si possa anche sostenere economicamente”
- Avete quindi altri progetti per la Villa, che al momento già ospita la sede da cui trasmettete Radio Coltano Marconi?
“Una delle idee che sarà realizzata a breve è quella di un’emittente televisiva direttamente dalla Villa Medicea: TV Coltano Marconi, dove lavoreranno molteplici personalità con programmi di ogni tipo. Inoltre, insieme all’Università di Pisa e molti enti della radiofonia, abbiamo chiesto alla Rai di avere in concessione il traliccio di Coltano, in modo da realizzare progetti energetici sostenibili e ripristinare le onde medie nella nostra zona. Infine vorremmo realizzare un vero e proprio museo interattivo dell’etere con laboratori di ricerca e studio e avvicinare gli studenti al mondo delle telecomunicazioni, inserendo anche dei percorsi di praticantato in questo campo. La strada è in salita ma la volontà e le idee ci sono“.
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