La nota dell’ASL Toscana nord ovest.
PISA. “La nuova aggressione ad un medico del servizio psichiatrico del Santa Chiara ci riporta con ansia ai giorni terribili dell’omicidio di Barbara Capovani.
Nell’esprimere pertanto vicinanza a tutti gli operatori della psichiatria e, in particolare, alla dottoressa che due giorni fa, purtroppo, si è trovata nuovamente a fare i conti con la violenza, la direzione della ASL Toscana nord ovest sottolinea che alcuni provvedimenti sono già stati presi in accordo con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, che ospita la SPDC.
Per garantire maggiore sicurezza, sono state infatti apportate alcune migliorie strutturali ed è in via di sostituzione la porta di ingresso al reparto; è stata inoltre facilitata la modalità di allertamento della pattuglia della vigilanza di Aoup, i cui controlli sono stati rafforzati. Oltre ad aver aumentato la presenza all’interno dell’area ospedaliera, ad ogni cambio turno la pattuglia garantisce infatti la sua presenza a tutela degli operatori che si recano agli spogliatoi o ai propri autoveicoli (a cui è stato concesso il parcheggio all’interno del perimetro ospedaliero). Inoltre, con una recente delibera della direzione aziendale è stato potenziato, con l’inserimento dei responsabili della privacy, della formazione, della tutela e partecipazione e della comunicazione, il gruppo aziendale costituito nel 2017 per la prevenzione e la gestione di atti di violenza nei confronti degli operatori. Ogni mese i componenti del gruppo analizzano i dati relativi agli eventi segnalati nel mese precedente e contestualmente vengono valutate nuove azioni di miglioramento che possano garantire al personale maggiore sicurezza.
Sempre nell’ottica di una più dettagliata conoscenza del fenomeno, è stato completamente informatizzato il sistema di segnalazione delle aggressioni, attivo dal 2018, rendendolo maggiormente fruibile a tutti i dipendenti attraverso la rete interna. Il sistema raccoglie tutte le segnalazioni che provengono dai diversi settori e, in caso di bisogno, è attivo il supporto di assistenza psicologica individuale e di struttura e la consulenza legale. Purtroppo le aggressioni nei confronti del personale sanitario sono in continuo aumento. Per contenere il fenomeno, oltre alle diverse misure strutturali e organizzative, la ASL ha aumentato anche la formazione del personale attraverso corsi modulati in base all’attività svolta”.