COVID-19. Sono sempre più importanti i decessi, sia in Italia e sia in Toscana. Come mai avvengono? Dove si risiede il problema? Per capirlo meglio abbiamo raggiunto il professor Francesco Menichetti, dell’azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, attualmente Direttore di Unità Operativa – U.O. Malattie Infettive.
“Ci troviamo di fronte ad un numero preoccupante, che raggiunge picchi già registrati ad inizio anno. Si tratta di numeri significativi, con oltre 800 decessi giornalieri in tutta Italia ed anche nella nostra regione i numeri sono di assoluto rilievo.” – esordisce così il Direttore.
Ma qual è la causa di tutto questo? “Una prima ragione, la più importante, è che il Covid-19 è una malattia potenzialmente lettifera, ovvero in grado di uccidere. Quando il Covid-19 incontra pazienti anziani o persone con altre malattie può essere causa di morte. Altro motivo, il secondo, è che il Covid-19 può essere lettifero con più meccanismi: il meccanismo diretto dell’insufficienza respiratoria, cioè l’aggravamento della polmonite, ma anche attraverso le complicanze del Covid come infarto, embolia polmonare o trombosi celebrale. Questi sono eventi che si verificano durante il Covid e sono detti Covid-relati. Il terzo ed ultimo motivo può essere che noi contiamo la letalità diversamente da altri paesi europei. Tutto sta nel continuare con l’impegno, come negli ultimi giorni, tant’è che ci si aspetta entro le prossime due settimane che anche le curve di letalità inizino a scendere.”
Infine Menichetti conclude tornando sul tema della donazione di plasma. “Il plasma può essere donato da quei soggetti tra 18-65 anni che hanno avuto un Covid sintomatico. Il donatore ideale è colui che è stato ricoverato, che ha avuto cioè un Covid medio-grave e che poi è guarito, sviluppando una buona risposta anti-corpale. Il tempo ideale di donazione è nei 100 giorni dopo la guarigione.”
L.C.
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