Torna l’appuntamento con la Giornata mondiale della prematurità, che si celebra il 17 novembre e che quest’anno è stata inserita ufficialmente nel calendario dell’Oms, a testimonianza del riconoscimento, da parte dei governi di tutto il mondo, della nascita pre-termine come una priorità sanitaria globale.
A Pisa in Aoup le celebrazioni si anticipano a domenica 16 al Santa Chiara all’esterno e all’interno dell’Edificio 2 con un ricco programma di iniziative (inizio alle 11.30) in linea con lo slogan scelto quest’anno: “Garantire ai neonati prematuri il miglior inizio possibile per un futuro in salute”.
In un panorama nazionale contrassegnata dalla denatalità, in Aoup il numero delle nascite rimane elevato (1252 parti da gennaio a settembre 2025) e ogni giorno gli operatori dell’Unità operativa di Neonatologia – centro di livello assistenziale avanzato, di riferimento per l’Area vasta nord-ovest della Toscana, insieme agli specialisti di tutte le altre discipline che partecipano al percorso nascita, si adoperano per garantire ai prematuri cure di qualità, assistenza amorevole e personalizzata, con la vicinanza dei genitori fin dai primi istanti di vita.

Ai neonati a termine sani in Aoup viene fornita assistenza in rooming con la madre e a quelli con patologia o nati pretermine sono assicurate cure specialistiche in Terapia intensiva o subintensiva neonatale, il tutto secondo il percorso “Unicef insieme per l’allattamento” per il quale, quest’anno, è arrivata la certificazione di “Ospedale amico delle bambine e dei bambini”.
Inoltre, la strutturazione sempre più consolidata del percorso della Unit di Medicina materno-fetale, consente la gestione multidisciplinare di gravidanze complesse o a rischio.
Su richiesta, viene attivato il Servizio di trasporto di emergenza neonatale (Sten) con personale medico e infermieristico della Neonatologia e ambulanze attrezzate ad hoc, per il trasferimento di neonati da altri punti nascita dell’Area vasta.
Infine, all’interno della Neonatologia è attrezzato il Centro Nina (Formazione neonatale tramite simulazione ad alta fedeltà), da quest’anno accreditato dalla American Heart Association per la certificazione di operatori addestrati alla rianimazione neonatale, e costantemente attivo sia in attività di ricerca nel campo della metodologia della formazione e dei dispositivi biomedici, sia in attività di cooperazione internazionale per l’assistenza primaria al neonato.






